“Ci sono stagioni sfortunate e alcune che vanno per il verso giusto. In questo momento mi sta girando tutto bene, sono al settimo cielo ma spero di poter fare qualcosa di più grande con questa maglia”. Alessandro Micai, alla sua ottava presenza da titolare, spiega questa sua ascesa a numero uno del Bari.
“Non penso di aver rubato il posto a qualcuno – continua – ho sempre lavorato al massimo ed ho avuto la fortuna di scendere in campo nella partita giusta dove ho anche parato un rigore. Credo nel lavoro e nella costanza. Ora penso a fare il mio e ad aumentare l’intesa con il reparto difensivo con cui non ci sono state grosse incomprensioni. La parata decisiva? Quella che devo ancora fare”.
Da riserva a titolare. Una svolta per la carriera? “La mia carriera è cambiata quando sono arrivato in questa grande squadra e in questa città. Non ero mai stato in B e arrivarci così è stato davvero fantastico. Poi ho solo scalato posizioni”.
Ripresa la terza posizione, lunedì confronto diretto con il Cesena. “E’ una delle nove finali che restano. Importante si, ma dopo ce ne saranno altre otto. Loro sono preparatissimi ed è il motivo della loro posizione in classifica. Sarà fondamentale mantenere la concentrazione ed evitare i cali di tensione che hanno permesso ai nostri avversari, più di una volta, di rimontarci. Anche sul 3-0 non possiamo permetterci il lusso di pensare che la partita sia chiusa. Fortunatamente riusciamo a fare un gol più di loro.
Un ultimo pensiero a Franco Mancini nel suo quarto anniversario dalla scomparsa. “Vestire questa maglia è un grande orgoglio per la gente di Bari ma anche per chi l’ha vestita e onorata”.
Fc Bari 1908