Bari
Play off, la chiave
è nelle trasferte
Dal 30 settembre manca un risultato utile fuori casa
Ora Verona, poi Pisa e Ascoli: tre viaggi da capitalizzare
di Giovanni Mazzilli
BARI
A Verona per rilanciarsi
e invertire la tendenza di
una squadra che in trasferta
da due mesi a questa parte
è sembrata povera di idee.
L’ultimo risultato utile risale
allo scorso 30 settembre. Brescia-
Bari 1-1. Da allora viaggi
a vuoto con tre match finiti
tristemente con altrettante
brutte sconfitte. L’ultima contro
il Latina (2-1) fatale per il
proseguimento del rapporto
di collaborazione con Stellone.
In precedenza, ko anche
contro il Frosinone (3-1) e Novara
(1-0). Più che match persi,
autentici tonfi. Sul piano fisico
e mentale. Un rendimento
da ultima della classe. Una
delusione cocente. Una miseria
per le legittime aspettative
di tutti, giocatori compresi.
Persino peggio di Trapani,
Cesena e Vicenza che attualmente
occupano le ultime tre
posizioni in classifica.
SENZA SLANCI. Un Bari senza
slanci e senza acuti che però
domenica pomeriggio promette
battaglia a differenza
dei precedenti match in cui
non gli ha fatto certo difetto
l’amnesia, la superficialità ed
una certa dose di arroganza.
Un rendimento da incartare
e deporre nel cassonetto degli
spiacevoli ricordi di questa
stagione. Da che mondo è
mondo, calcisticamente parlando,
un buon rendimento
in trasferta ha fatto spesso
rima con stagioni fortunate
ed interessanti. Come non
pensare alle dieci vittorie fuori
casa della stagione dei record
2008/2009, oppure alle nove
della stagione 2011/2012, alle
sette del 2013/2014.
CAMBIARE VERSO. E’ di tutta
evidenza che è arrivata l’ora
di svoltare e di incamminarsi
verso strade più sicure lasciandosi
guidare da un navigatore
esperto come Colantuono. E
alla svelta anche. La prossima
trasferta, come si sa, si chiama
Verona. La regina del campionato,
incappata in una doppia
pesante debacle prima in casa
contro il Novara (0-4) e poi in
trasferta contro il Cittadella,
consorella dell’alta classifica.
Una doppia sconfitta che fa
aumentare il livello di difficoltà
del lungo viaggio in Veneto. Il
Bari troverà certamente un avversario
arrabbiato e motivato
dal pesante fardello subito di
nove reti in due match, il che
aumenta l’indice di difficoltà
del match. Ma la squadra deve
provarci. Alla fine del girone di
andata mancano tre trasferte.
Quella di Verona e poi a seguire
Pisa e Ascoli. Partite importanti
e vitali per presentarsi poi
alla ripresa del girone di ritorno
(21 gennaio) con un pacchetto
di punti più consono
alle aspettative.
PRECEDENTI. Trasferta tradizionalmente
ostica. Nei precedenti
sedici incontri disputati
in Veneto in serie B dagli
anni 60 ad oggi il Bari ha vinto
soltanto una volta e ha pareggiato
per nove volte. Clamorosi
ed appaganti i dati
dell’unica vittoria. 4-0 il finale
di quella partita nel campionato
1992/1993. Doppietta
del “Cobra” Tovalieri e una
rete ciascuno di Onofrio Barone
e Angelo Alessio. Quel
Bari allenato da Beppe Materazzi
approdò a fine campionato
in serie A, classificandosi
secondo con quarantacinque
punti alle spalle
della Fiorentina. L’anno
successivo la squadra sempre
allenata da Materazzi,
che poté contare sul contributo
da uomini simbolo
come Protti e Tovalieri sempre
umili e coinvolgenti, disputò
un ottimo campionato
conquistando la salvezza
con anticipo.
SPONSOR. Rinnovato l’accordo
di sponsorizzazione per la
stagione 2016/2017 tra la società
barese e la Balkan Express:
il fly&tour operator
continuerà ad essere il vettore
aereo ufficiale che si occuperà
di trasportare staff tecnico
e giocatori durante le trasferte
previste dal campionato.
Oggi sarà anche presentato
il nuovo layout del sito ufficiale
realizzato in collaborazione
con l’azienda altamurana
Bewons.
Corriere dello Sport
amobari fb
Play off, la chiave
è nelle trasferte
Dal 30 settembre manca un risultato utile fuori casa
Ora Verona, poi Pisa e Ascoli: tre viaggi da capitalizzare
di Giovanni Mazzilli
BARI
A Verona per rilanciarsi
e invertire la tendenza di
una squadra che in trasferta
da due mesi a questa parte
è sembrata povera di idee.
L’ultimo risultato utile risale
allo scorso 30 settembre. Brescia-
Bari 1-1. Da allora viaggi
a vuoto con tre match finiti
tristemente con altrettante
brutte sconfitte. L’ultima contro
il Latina (2-1) fatale per il
proseguimento del rapporto
di collaborazione con Stellone.
In precedenza, ko anche
contro il Frosinone (3-1) e Novara
(1-0). Più che match persi,
autentici tonfi. Sul piano fisico
e mentale. Un rendimento
da ultima della classe. Una
delusione cocente. Una miseria
per le legittime aspettative
di tutti, giocatori compresi.
Persino peggio di Trapani,
Cesena e Vicenza che attualmente
occupano le ultime tre
posizioni in classifica.
SENZA SLANCI. Un Bari senza
slanci e senza acuti che però
domenica pomeriggio promette
battaglia a differenza
dei precedenti match in cui
non gli ha fatto certo difetto
l’amnesia, la superficialità ed
una certa dose di arroganza.
Un rendimento da incartare
e deporre nel cassonetto degli
spiacevoli ricordi di questa
stagione. Da che mondo è
mondo, calcisticamente parlando,
un buon rendimento
in trasferta ha fatto spesso
rima con stagioni fortunate
ed interessanti. Come non
pensare alle dieci vittorie fuori
casa della stagione dei record
2008/2009, oppure alle nove
della stagione 2011/2012, alle
sette del 2013/2014.
CAMBIARE VERSO. E’ di tutta
evidenza che è arrivata l’ora
di svoltare e di incamminarsi
verso strade più sicure lasciandosi
guidare da un navigatore
esperto come Colantuono. E
alla svelta anche. La prossima
trasferta, come si sa, si chiama
Verona. La regina del campionato,
incappata in una doppia
pesante debacle prima in casa
contro il Novara (0-4) e poi in
trasferta contro il Cittadella,
consorella dell’alta classifica.
Una doppia sconfitta che fa
aumentare il livello di difficoltà
del lungo viaggio in Veneto. Il
Bari troverà certamente un avversario
arrabbiato e motivato
dal pesante fardello subito di
nove reti in due match, il che
aumenta l’indice di difficoltà
del match. Ma la squadra deve
provarci. Alla fine del girone di
andata mancano tre trasferte.
Quella di Verona e poi a seguire
Pisa e Ascoli. Partite importanti
e vitali per presentarsi poi
alla ripresa del girone di ritorno
(21 gennaio) con un pacchetto
di punti più consono
alle aspettative.
PRECEDENTI. Trasferta tradizionalmente
ostica. Nei precedenti
sedici incontri disputati
in Veneto in serie B dagli
anni 60 ad oggi il Bari ha vinto
soltanto una volta e ha pareggiato
per nove volte. Clamorosi
ed appaganti i dati
dell’unica vittoria. 4-0 il finale
di quella partita nel campionato
1992/1993. Doppietta
del “Cobra” Tovalieri e una
rete ciascuno di Onofrio Barone
e Angelo Alessio. Quel
Bari allenato da Beppe Materazzi
approdò a fine campionato
in serie A, classificandosi
secondo con quarantacinque
punti alle spalle
della Fiorentina. L’anno
successivo la squadra sempre
allenata da Materazzi,
che poté contare sul contributo
da uomini simbolo
come Protti e Tovalieri sempre
umili e coinvolgenti, disputò
un ottimo campionato
conquistando la salvezza
con anticipo.
SPONSOR. Rinnovato l’accordo
di sponsorizzazione per la
stagione 2016/2017 tra la società
barese e la Balkan Express:
il fly&tour operator
continuerà ad essere il vettore
aereo ufficiale che si occuperà
di trasportare staff tecnico
e giocatori durante le trasferte
previste dal campionato.
Oggi sarà anche presentato
il nuovo layout del sito ufficiale
realizzato in collaborazione
con l’azienda altamurana
Bewons.
Corriere dello Sport
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