Da BARESE_SEMPRE Gio 30 Mar - 8:03
Un momento di Trapani-Bari
Dopo il ko (4-0) sul campo dell'ultima classifica erano circolate voci, rimbalzate nei forum e sui social, di un'inchiesta della Procura federale: sotto osservazione sono finiti vari messaggi e file audio
di ENZO TAMBORRA
I veleni del calcio pugliese non risparmiano neanche il Bari. Da giorni in città circola voce che
la pesante sconfitta di Trapani sia materia da Procura federale della Federcalcio, ma la notizia, per inciso, sarebbe completamente infondata. E così il club biancorosso, molto infastidito dalla cassa di risonanza fornita dal web e dai post che sono stati pubblicati a più riprese sui social network, ha deciso di passare al contrattacco, sporgendo querela contro ignoti per le voci diffamanti fatte circolare dopo la batosta sul campo dell'ultima in classifica.
Il Bari non ha comunicato ufficialmente l'iniziativa, ma ci sono conferme in tal senso. Sotto osservazione sono finiti vari messaggi e file audio di qualcuno che giura di conoscere la verità su quel pomeriggio in Sicilia. Che la cosa avesse infastidito non poco lo spogliatoio biancorosso lo aveva manifestato il tecnico biancorosso Colantuono, che alla vigilia della gara contro il Novara aveva dedicato metà della conferenza stampa di presentazione del match alle "cavolate" - come le aveva bollate - fatte girare dopo la sconfitta di Trapani.
L'allenatore di Anzio aveva più volte rimarcato che avrebbero potuto danneggiare la squadra e favorire gli avversari, in un momento molto delicato della stagione. Agli occhi di alcuni tifosi, quella prestazione ha fatto riaffiorare il fantasma del calcioscommesse: una ferita ancora aperta in una tifoseria che non potrà mai cancellare la macchia dell'autogol di Andrea Masiello nel derby contro il Lecce di sette anni fa.
Una tendenza a pensare male andrebbe perfino tollerata a chi ha visto quanto di peggio potesse accadere su un campo di calcio. Ma ciò non toglie che la calunnia fa male e il Bari ha deciso di proteggere i giocatori da eventuali altri spifferi velenosi, visto che è appena iniziato il lungo volatone per i playoff. In realtà l'effetto diffamatorio è stato molto limitato, se si considera che nei giorni successivi nessuno è andato sopra le righe durante gli allenamenti e domenica 26 marzo al San Nicola, contro il Novara, c'è stato tifo per tutti i 90 minuti.
fonte bari.repubblica.it