Meno di 48 ore dopo il ko di Vercelli che sembra aver sgretolato, tra tifosi e addetti ai lavori, quelle certezze che tanto faticosamente il Bari aveva costruito negli ultimi sei mesi, torna a parlare Stefano Colantuono. Il tecnico romano non si era presentato in sala stampa al Piola. Queste le motivazioni: "Ero molto arrabbiato, non solo per la sconfitta ma anche per l'espulsione. A differenza di quello che è stato scritto nel referto io non ho offeso nessuno. Avevo solo fatto una considerazione sul fallo che aveva appena subito Brienza e poi mi ero subito seduto in panchina. E' arrivato Pinzani e ha detto che dovevo andarmene. Nemmeno il quarto uomo aveva capito chi doveva essere allontanato".
"L'atteggiamento del direttore di gara, sia nei miei confronti che nei confronti della squadra, non mi è piaciuto per niente - attacca - Nelle ultime gare siamo stati danneggiati. A Vercelli ci hanno annullato un gol regolare. Servirebbe maggior attenzione e maggior rispetto nei confronti di una piazza importante come Bari. Detto questo non voglio creare alibi, ne voglio dire che abbiamo perso per colpa di Pinzani".
Una gara, quella coi piemontesi, in cui i biancorossi pur non demeritando (almeno fino al gol di Emanuello, ndr), non sono riusciti a produrre grosse occasioni da rete. Un digiuno, lontano dal San Nicola, che dura da ben tre partite. "Abbiamo fatto la stessa gara che aveva fatto a suo tempo il Verona. Pochi tiri in porta da ambo le parti, una partita da 0-0. Chi ha avuto la forza di andare in vantaggio l'ha portata avanti fino alla fine. Il Verona è riuscito a pareggiare in extremis, noi no" l'amara constatazione del tecnico.
Oltre al danno la beffa. La perdita di Brienza rischia di complicare ulteriormente il cammino dei galletti nella lotta promozione. E' lo stesso Colantuono ad ammetterlo, senza giri di parole. "E' una catastrofe. Perdiamo un giocatore importante. Ma il campionato e la classifica ci impongono di riorganizzarci per giocarci i play-off nella migliore posizione possibile. Per farlo però deve cambiare l'atteggiamento in alcune partite".
"In casa abbiamo sempre fatto bene, fuori abbiamo avuto rendimento altalenante - spiega - Speravo che la vittoria di Benevento ci potesse dare maggiori certezze. Poi siamo tornati nel limbo. Diciamo che questa squadra ha avuto un percorso un pò particolare. Causa infortuni ed anche un pizzico di sfortuna non siamo riusciti a portare tutti i componenti della rosa a un livello accettabile. C'è gente che ha giocato poco come Greco e Morleo. Non me l'aspettavo. Ma è altrettanto vero che abbiamo fatto qualche passo falso in trasferta, messo a posto nelle gare interne. Negli ultimi tre incontri però abbiamo fatto pochi punti. Dobbiamo superare questo periodo critico, senza deprimerci. Ci vuole calma e pazienza. Pensiamo alla partita di domani che giochiamo in casa. Abbiamo una grossa chance per rimetterci subito in piedi".
La mini serie negativa non cancella, secondo Colantuono, quanto di buono fatto da quando siede sulla panchina del club pugliese. "Quando sono arrivato eravamo a -3 dai play-out. Figuriamoci se mi abbatto per una situazione del genere. Ribadisco quanto detto qualche settimana fa: i primi tre posti se li giocheranno Frosinone, Verona e Spal. Gli altri se li giocheranno le altre, tra cui noi. Saranno nove battaglie, dalla Salernitana in sù sono tutte coinvolte".
Testa al Latina, dunque. Sperando di tornare alla vittoria per regalare una gioia ai supporter biancorossi. Le tre sconfitte esterne consecutive sono stati dei bocconi difficili da digerire."Capisco il malumore dei tifosi ma bisogna rimanere compatti. Per passione e attaccamento questa è una piazza che meriterebbe di andare in serie A e rimanerci stabilmente. Ma non è facile e in questa categoria non bisogna dare nulla per scontato. Le cose vanno programmate. I ragazzi hanno bisogno più di una pacca sulla spalla che di un coro contro. Siamo ancora in corsa. Potevamo stare meglio, questo è vero. Non siamo riusciti a far il salto di qualità ma nulla è precluso. La classifica è corta. Con due gare fatte bene sei di nuovo lì. E' adesso che la piazza deve starci ancora più vicino. Sarebbe un peccato buttare alle ortiche la nostra rincorsa. Se ci credono gli altri perché non possiamo crederci anche noi. Dopo ci sarà il tempo per fare processi".
di Francesco Serrone
fonte tuttomercatoweb.com
"L'atteggiamento del direttore di gara, sia nei miei confronti che nei confronti della squadra, non mi è piaciuto per niente - attacca - Nelle ultime gare siamo stati danneggiati. A Vercelli ci hanno annullato un gol regolare. Servirebbe maggior attenzione e maggior rispetto nei confronti di una piazza importante come Bari. Detto questo non voglio creare alibi, ne voglio dire che abbiamo perso per colpa di Pinzani".
Una gara, quella coi piemontesi, in cui i biancorossi pur non demeritando (almeno fino al gol di Emanuello, ndr), non sono riusciti a produrre grosse occasioni da rete. Un digiuno, lontano dal San Nicola, che dura da ben tre partite. "Abbiamo fatto la stessa gara che aveva fatto a suo tempo il Verona. Pochi tiri in porta da ambo le parti, una partita da 0-0. Chi ha avuto la forza di andare in vantaggio l'ha portata avanti fino alla fine. Il Verona è riuscito a pareggiare in extremis, noi no" l'amara constatazione del tecnico.
Oltre al danno la beffa. La perdita di Brienza rischia di complicare ulteriormente il cammino dei galletti nella lotta promozione. E' lo stesso Colantuono ad ammetterlo, senza giri di parole. "E' una catastrofe. Perdiamo un giocatore importante. Ma il campionato e la classifica ci impongono di riorganizzarci per giocarci i play-off nella migliore posizione possibile. Per farlo però deve cambiare l'atteggiamento in alcune partite".
"In casa abbiamo sempre fatto bene, fuori abbiamo avuto rendimento altalenante - spiega - Speravo che la vittoria di Benevento ci potesse dare maggiori certezze. Poi siamo tornati nel limbo. Diciamo che questa squadra ha avuto un percorso un pò particolare. Causa infortuni ed anche un pizzico di sfortuna non siamo riusciti a portare tutti i componenti della rosa a un livello accettabile. C'è gente che ha giocato poco come Greco e Morleo. Non me l'aspettavo. Ma è altrettanto vero che abbiamo fatto qualche passo falso in trasferta, messo a posto nelle gare interne. Negli ultimi tre incontri però abbiamo fatto pochi punti. Dobbiamo superare questo periodo critico, senza deprimerci. Ci vuole calma e pazienza. Pensiamo alla partita di domani che giochiamo in casa. Abbiamo una grossa chance per rimetterci subito in piedi".
La mini serie negativa non cancella, secondo Colantuono, quanto di buono fatto da quando siede sulla panchina del club pugliese. "Quando sono arrivato eravamo a -3 dai play-out. Figuriamoci se mi abbatto per una situazione del genere. Ribadisco quanto detto qualche settimana fa: i primi tre posti se li giocheranno Frosinone, Verona e Spal. Gli altri se li giocheranno le altre, tra cui noi. Saranno nove battaglie, dalla Salernitana in sù sono tutte coinvolte".
Testa al Latina, dunque. Sperando di tornare alla vittoria per regalare una gioia ai supporter biancorossi. Le tre sconfitte esterne consecutive sono stati dei bocconi difficili da digerire."Capisco il malumore dei tifosi ma bisogna rimanere compatti. Per passione e attaccamento questa è una piazza che meriterebbe di andare in serie A e rimanerci stabilmente. Ma non è facile e in questa categoria non bisogna dare nulla per scontato. Le cose vanno programmate. I ragazzi hanno bisogno più di una pacca sulla spalla che di un coro contro. Siamo ancora in corsa. Potevamo stare meglio, questo è vero. Non siamo riusciti a far il salto di qualità ma nulla è precluso. La classifica è corta. Con due gare fatte bene sei di nuovo lì. E' adesso che la piazza deve starci ancora più vicino. Sarebbe un peccato buttare alle ortiche la nostra rincorsa. Se ci credono gli altri perché non possiamo crederci anche noi. Dopo ci sarà il tempo per fare processi".
di Francesco Serrone
fonte tuttomercatoweb.com