Il presidente del Bari, Cosmo Giancaspro in tribuna allo stadio San Nicola
La società biancorossa parla di "gravi inadempimenti contrattuali". La compagnia aerea ha replicato evidenziando come "le gravi responsabilità del Bari saranno accertate nelle opportune sedi"
di ENZO TAMBORRA
Collezionista di divorzi. Con la chiusura del rapporto con Balkan Express si allunga la lista delle separazioni più o meno dolorose tra il Bari di Giancaspro e partner e collaboratori della società. Senza entrare nel merito dei singoli casi, è un dato che sta caratterizzando la gestione dell'imprenditore molfettese. Di sicuro, non è finita bene con il fly&tour operator che aveva legato il proprio marchio già al Bari di Paparesta e che sino alla gara di Trapani aveva messo a disposizione i voli charter che accompagnavano la squadra in trasferta.
Il tenore dei comunicati (due della Balkan, uno del Bari) che hanno fatto seguito alla rottura, non lasciano dubbi su come si tratti di un epilogo al veleno. Il Bari ha parlato di "gravi inadempimenti contrattuali" da parte della Balkan, che ha replicato evidenziando come "le gravi responsabilità del Bari saranno accertate nelle opportune sedi". Curiosa la scelta della Balkan di fare partire comunque il charter organizzato per la gara di domani a La Spezia: al posto di Colantuono e dei suoi giocatori, saliranno i tanti tifosi che hanno approfittato al volo del prezzo stracciato di 50 euro applicato dalla compagnia. Ed il bello è che la tariffa verrà applicata anche per la successiva trasferta del Bari sul campo del Carpi, nel giorno di Pasquetta.
Il Bari ha noleggiato un altro charter, per consentire alla squadra di raggiungere La Spezia. E al posto della Balkan, sulle maglie del Bari dovrebbe subito apparire il marchio del nuovo top sponsor, la Sly Service Security, agenzia di sicurezza e bodyguard con sede a Milano. L'ennesimo colpo di scena, all'interno di una stagione ricca di novità. Solo pochi giorni fa, c'era stato il cambio dello sponsor principale, con Betpoint che ha preso il posto di Betaland, entrambe impegnate nel ramo delle scommesse sportive. In questo caso, un divorzio consensuale, con tanto di ringraziamenti per il periodo trascorso insieme.
Durante la stagione, è nato e finito nel giro di pochi mesi anche il rapporto con l'azienda di ristorazione barese, Ladisa, che aveva il suo marchio sulle maglie delle squadre di settore giovanile. E' rimasto a lungo in bilico, ma almeno sino a fine stagione reggerà, anche il rapporto di merchandising con Umbro, sponsor tecnico dei biancorossi. Ma la collezione di divorzi non ha risparmiato neanche collaboratori più o meno stretti del presidente Giancaspro. I primi a farne le spese , l'ex responsabile dell'area marketing Gianluca Trisolini e l'ex responsabile dell'area comunicazione, Alberto Marangon.
Anche altri collaboratori meno in vista, hanno dovuto fare i conti con l'operazione di rinnovamento dell'imprenditore molfettese. Senza dimenticare anche la rottura, a colpi di comunicati al veleno, con la ditta De Grecis, che aveva provveduto alla manutenzione del manto erboso del San Nicola nella seconda stagione dell'era Paparesta. Fibrillazioni tipiche di una società nuova, ma raramente sino a questo punto.
fonte bari.repubblica.it