Rebus centrocampo: è finito il tempo degli esperimenti. Regia senza padroni, a sinistra una lacuna
Dall'ultimo successo dei biancorossi (16 dicembre 2017, Perugia-Bari 1-3), il reparto che ha subito più modifiche è stato senz'ombra di dubbio il centrocampo. Tra cambi di modulo e di interpreti, la 'certezza' è rimasta soltanto Andres Tello. Non a caso, l'unico giocatore in grado di dare dinamismo all'intero pacchetto offrendo la cosiddetta doppia-fase. Curioso notare come il tecnico non abbia trovato un assetto tipo in una zona così importante di campo. Il ruolo di regista, o di play maker che dir si voglia, è toccato prima a Basha, poi a Marrone e infine anche al giovane Petriccione. Nessuno di questi, eccetto l'albanese in alcune gare, è riuscito ad offrire un rendimento soddisfacente (forse anche per le eccessive rotazioni che non hanno dato continuità d'impiego?).
Stesso discorso a sinistra. Manca un giocatore in grado con i suoi 'strappi' di mettere in crisi gli avversari. Un centrocampista che sappia contenere, aiutare i compagni e al contempo offendere l'avversario di turno. Una lacuna alla quale si doveva porre rimedio. Una priorità che probabilmente doveva valicare i confini della ragione economica.
Sabato al San Nicola arriverà il Frosinone. Sarebbe il caso di accantonare definitivamente gli esperimenti e puntare sulle certezze. Perché se è comprensibile il monito "dobbiamo credere in questa squadra" è altrettanto vero che la fiducia si conquista sul campo.
di Michele Lestingi
fonte tuttobari.com
Dall'ultimo successo dei biancorossi (16 dicembre 2017, Perugia-Bari 1-3), il reparto che ha subito più modifiche è stato senz'ombra di dubbio il centrocampo. Tra cambi di modulo e di interpreti, la 'certezza' è rimasta soltanto Andres Tello. Non a caso, l'unico giocatore in grado di dare dinamismo all'intero pacchetto offrendo la cosiddetta doppia-fase. Curioso notare come il tecnico non abbia trovato un assetto tipo in una zona così importante di campo. Il ruolo di regista, o di play maker che dir si voglia, è toccato prima a Basha, poi a Marrone e infine anche al giovane Petriccione. Nessuno di questi, eccetto l'albanese in alcune gare, è riuscito ad offrire un rendimento soddisfacente (forse anche per le eccessive rotazioni che non hanno dato continuità d'impiego?).
Stesso discorso a sinistra. Manca un giocatore in grado con i suoi 'strappi' di mettere in crisi gli avversari. Un centrocampista che sappia contenere, aiutare i compagni e al contempo offendere l'avversario di turno. Una lacuna alla quale si doveva porre rimedio. Una priorità che probabilmente doveva valicare i confini della ragione economica.
Sabato al San Nicola arriverà il Frosinone. Sarebbe il caso di accantonare definitivamente gli esperimenti e puntare sulle certezze. Perché se è comprensibile il monito "dobbiamo credere in questa squadra" è altrettanto vero che la fiducia si conquista sul campo.
di Michele Lestingi
fonte tuttobari.com