05/03/18 La grande vergogna

Questa volta si è proprio esagerato. Gli slogan dal sapore sportivo “al di là della fede” ,e "le tragedie non hanno colori” si sono disintegrati davanti al vomitevole striscione esposto da tifosi (?) biancorossi nella serata di ieri su uno dei ponti della tangenziale di Bari, all’altezza del quartiere Poggiofranco. Dare risalto ad un’esternazione del genere potrebbe essere considerato un errore ma davanti alla morte, minacce, rammarico per l’integrità altrui, tacere diventa davvero complicato.

I contenuti del messaggio non offendono soltanto Andrea Masiello, reintegrato dalla giustizia dopo aver espiato la propria pena, ma l’intera città, una popolazione sì passionale, ma mai giunta oltre i canoni del rispetto. Augurare lo stesso epilogo del povero Davide Astori al difensore dell’Atalanta è sinonimo di vigliaccheria, risultato dell’accecante odio che produce il calcio moderno a cui molti sostenitori fanno la guerra. Paragonare il dono della vita a una retrocessione della propria squadra del cuore o un derby perso malamente è puro esercizio di cinismo e ignoranza. Chi augura la morte altrui è tutt’altro che un uomo e, purtroppo, qualcuno l’ha dimostrato proprio a Bari.



di Gianluca Sasso


fonte tuttobari.com

GdM - Striscione Masiello rimosso, via alle indagini

Uno striscione che ha comprensibilmente scandalizzato. Quello apposto in tangenziale con al centro il nome di Masiello ha intercettato soltanto critiche. Come riferisce La Gazzetta del Mezzogiorno, ieri è stato rimosso e gli agenti della Digos hanno già avviato le indagini per trovare i responsabili. Saranno utilizzate le numerose telecamere apposte nella zona.


di Redazione TuttoBari

fonte tuttobari.com

Un odio manifesto.

Noi siamo una piazza da serie a. Da questi gesti lo si conferma proprio  .

Stavolta hanno esagerato, una volta che saranno accertati i responsabili la pagheranno molto cara

Si é esagerato é vero certe cose non si devono pensare né scrivere,purtroppo l'amore gioca brutti scherzi e l'animo né é coinvolto fino a distruggerci, confesso che ho pensato in quel triste momento al nobile cuore che aveva Astori un vero capitano un esempio nobile da seguire, da amare in cui tutti si sentono protetti e sicuri ma poi pensi all'altro che come all'improvviso ti pugnalasse alle spalle quell'altro che subito in fondo al momento perdoni perché é il tuo capitano e non ti sfiora nemmeno l'idea,ma poi ti accorgi che non lo é stato e il tuo cuore va in frantumi.....per sempre!

Inviato con Topic'it

Dando x scontata la deprecabilita' del gesto,contesto chi dice che x questo non siamo un piazza da A.
Poco più di un paio di settimane fa,durante il derby di Torino, due tifosi di fede opposta sono venuti a contatto e lo juventino cercava di spingere dalla balaustra il torinista e diverse persone urlavano"AMMAZZALO"...Quindi la Juve non è una piazza da A?
Un paio di anni fa durante la finale di coppa Italia un napoletano ha ammazzato un romanista. Quindi i napoletani non sono da A?
Una decina di anni fa gli interisti hanno portato e poi lanciato di sotto uno scooter. Quindi gli interisti non sono da A?
Tutte e sottolineo TUTTE le domeniche che il Napoli gioca in trasferta tutte le tifoserie avversarie inneggiano al Vesuvio,al colera e cavolate del genere.Quindi nessuna piazza è da serie A?

Facciamo i seri per favore, non è che x colpa di qualche cretino si può additare una città e una popolazione/tifoseria.
Nonostante qualche idea che qualcuno si può essere fatto su di me,io mi sento di serie A.

E pace all'anima di Astori e soprattutto un pensiero ai suoi cari che dovranno convivere con la sua assenza

La cosa odiosa è quando un imbecille ha voglia di protagonismo. E' gente disturbata e va tenuta sotto osservazione.