22/05/2019-Gillet a TuttoBari: "Che anni con Conte e Ventura! Calcioscommesse e fischi? Delusione. T

Gillet a TuttoBari: "Che anni con Conte e Ventura! Calcioscommesse e fischi? Delusione. Tornare? Mai dire mai..."
di Redazione TuttoBari 
Fonte: intervista di Giosè Monno per TuttoBari.com
foto di Federico Gaetano
Recordman di presenze in biancorosso, Jean Francois Gillet, oggi allo Standard Liegi, è intervenuto ai nostri microfoni ricordando gli avvenimenti che lo legano indelebilmente alla maglia biancorossa: "I momenti migliori? Gli anni con Conte e Ventura. Peccato non c'è stato modo di proseguire, qui c'è tutto per fare grande calcio. Il fallimento? Ero in Belgio, peccato. Una piazza così che deve ripartire dalla D: un po' di pazienza, 2-3 anni, e tornerà tutto come prima. C'è un buon futuro per il Bari".

Il calcioscommesse: l'accusa e il proscioglimento. Le chiavi della città prima donate al portiere belga e poi riconsegnate nei giorni di massime ombre. Nessuna novità a tal proposito... "Non tocca a me. Non sarò io ad andare a piangere. I fischi del San Nicola quando son tornato da avversario? Delusione totale, ma era un periodo così, a Bari si parlava di tante cose, purtroppo si son rovinati 10 anni di bel rapporto. Un mio ritorno? Mai dire mai, però fra un po' avrò quarant'anni, la vedo dura. Ai tifosi del Bari non devo dire niente, ho sempre camminato a testa alta. Son stati anni belli, tanta sofferenza in B ma ho dato l'anima, è stata una bella esperienza di vita. Auguro il meglio nelle massime categorie".

il punto è che tutti avete preso in giro tutta la città...chi in modo operoso (certamente più grave), chi con il silenzio, o con lo stare a posto proprio...

Stendiamo un velo pietoso. Molte scimmiette avevano recitato la parte di io non vedo, non parlo e non sento.

Jean Francois non è certo stato il peggiore. Sento che è legato al Bari. Potrebbe rientrare nello staff, secondo me. Comunque anche Ventura, Almiron, Barreto sapevano. Tutti sapevano.

E Gillet era anche andato a denunciare la cosa al ds, il tanto osannato Angelozzi, che gli aveva detto di tapparsi il naso, quindi tanto zitto poi non è stato.

E I fischi solo uno stolto non può sapere perché sono arrivati. 
È stato fischiato da gente che a scommesso "a perdere" e che non ha mai accettato il rifiuto di Jean francois, molto più barese e tifoso ind o sang d' lor.
Gillet rimane il mio capitano

BRASCIOL ha scritto:il punto è che tutti avete preso in giro tutta la città...chi in modo operoso (certamente più grave), chi con il silenzio, o con lo stare a posto proprio...

beh, JFGILLET proprio in silenzio non è stato! quando è stato "avvicinato" non solo ci ha messo la faccia e negato ogni forma di disponibilità, ma l'ha detto sia ad Angelozzi che a Mutti (per loro stessa ammissione) e la loro risposta è stata "voi pensate a giocare". non dimenticare che dagli infami maledetti che SI le partite se lo sono vendute, era chiamato la "Dama Bianca" proprio perché non poteva essere coinvolto.
mi dispiace, ma per JFGILLET così come per CiccioCaputo il "giudizio" è stato troppo affrettato......oppure no, forse è stato un giudizio voluto!
io da BARESE e TIFOSO LEALE, mi vergogno di come JFGILLET è stato trattato quella maledetta sera di BARI-catania!! non lo meritava, né come uomo né come calciatore! e quello che più mi è dispiaciuto è che quella che reputo una delle più grandi tifoserie italiane, non si sia dissociata da una contestazione ben studiata da "pochi".....e per come si sono poi sviluppate le cose, abbiamo capito anche perché!


p.s. se penso che la fascia di Capitano indossata da JFGILLET è poi finita sul braccio di un Moras o di un Contini mi viene il vomito! per questo a nome di tanti BARESI, ti chiedo scusa CAPITANO!!

Gillet: "Fui chiamato per la C. Su Masiello…"


È stato intercettato dai microfoni di TeleBari l’ex portiere e capitano del Bari, Jean François Gillet. In una lunga intervista ha parlato del suo momento attuale, vissuto in Belgio con la maglia dello Standard Liegi: “L’anno scorso abbiamo vinto la Coppa. Pensavo di smettere, ed invece la società mi ha chiesto di rimanere per altri due anni. Nonostante sia vicino ai 40 anni, ho ancora voglia di giocare. Sono rimasto nel gruppo anche perché ho iniziato il corso di allenatore. Chiudere a oltre 40 anni in una società importante, che fa anche le coppe europee ogni anno, per me va benissimo”.

Gillet ha poi commentato i suoi rientri nella città di Bari: “Mi trovo sempre molto bene. La gente non è scema e capisce, accogliendomi in modo garbato. Ho sempre piacere di tornare, perché i miei figli vivono a Bari ed ho vissuto 10 anni intensi. Ho dato l’anima dal primo all’ultimo giorno, vivendo grandi momenti ed altri meno belli, però questa è la vita”.

Sui pesanti fischi da lui ricevuti nel giorno di Bari-Catania nel 2015, il portiere si è mostrato molto deluso ed amareggiato: “Lo dico sinceramente, quella serata ha rovinato tutti i 10 anni fatti. Pazienza, è andata così purtroppo. Quei fischi sinceramente erano ingiustificati, una storia assurda”.

Sul suo coinvolgimento nel caso del calcioscommesse, Gil ha commentato la vicenda e non ha voluto parlare di Masiello, ora vicinissimo alla Champions League: “Fosse successo in Belgio neanche sarei entrato in causa, è stata un’assurdità pazzesca. Torno sereno a Bari e a testa alta. La storia è chiusa, ho perso un mondiale per niente e questo non mi tornerà mai più. Per fortuna sono tornato in Belgio, dove sono considerato quello che sono e vengo ancora molto richiesto, perché lì si sono informati ed hanno capito l’assurdità della vicenda. I tifosi li capisco perché non meritavano tutto ciò che è successo. Ma mettermi dentro il caso mi sembra assurdo. Su Masiello non ne voglio parlare”.

Gillet ha poi chiarito le voci di un contatto ricevuto dal Bari la scorsa estate: “In estate mi chiamò un intermediario per chiedermi, però, con la possibilità della serie C”.

Il portiere ha infine chiosato parlando del più bello e brutto ricordo vissuto a Bari: “Il mio più bel ricordo sono gli anni di Conte e Ventura, con la promozione e la serie A ad alti livelli, perchè Bari merita questo palcoscenico. Il più brutto è stato Bari-Catania, dove tutte le contestazioni fatte ai Matarrese mi sono ritornate in mente. Purtroppo la gente ha la memoria corta, tutti i 10 anni fatti mi sono sembrati cancellati. Mi è piaciuto essere adottato dai baresi, ricordo il dialetto barese, ma sono schietto e sincero. La delusione è stata talmente tanta”.



di Gabriele Bisceglie

fonte tuttobari.com

io non ho mai creduto alla colpevolezza di Gillet e di Caputo. sul discorso del silenzio che rende colpevoli mi trovo in disaccordo perché chi ha parlato di queste cose è poi sparito dal calcio. direi che load giustizia sportiva faceva acqua da tutte le parti ed è anche peggiorata.

io ritengo che non basta denunciare ad allenatore e DS che ti dicono di chiudere gli occhi: non si mette così a posto la propria coscienza...a maggior ragione se si è il capitano della squadra, osannato dal pubblico ad ogni partita....dico che non si fa così perchè io non farei così...ognuno poi è libero di fare quello che vuole

BRASCIOL ha scritto:io ritengo che non basta denunciare ad allenatore e DS che ti dicono di chiudere gli occhi: non si mette così a posto la propria coscienza...a maggior ragione se si è il capitano della squadra, osannato dal pubblico ad ogni partita....dico che non si fa così perchè io non farei così...ognuno poi è libero di fare quello che vuole

Certo, lho pensato anch'io x tanto, però poi riflettendo, se quelli che ti osannavano poi erano gli stessi che pretendevano che giocassi a perdere, come la mettiamo? 
Avrebbe dovuto denunciare tutto pubblicamente rovinandosi completamente la carriera (perché quello del calcio è un mondo omertoso!)? 
Umanamente lo comprendo e giustifico

per quei giocatori come JFGillet, Almiron (con il suo interminabile mal di pancia), Barreto (stiramenti su stiramenti), Caputo, deve essere stato molto dura sentirsi traditi dentro e fuori dal campo: proprio loro poi, che la nostra gloriosa maglia l'hanno indossata sempre con grandissimo orgoglio!
ma la cosa più grave, è che buona parte del pubblico BARESE ha creduto ciecamente ad un'unica versione dei fatti! e mi dispiace ma questo, a quella che reputo tra le migliori e più appassionate tifoseria italiane, non potrò mai perdonarlo perché ci hanno tatuato addosso il marchio più infamante: essere complici di chi si è venduto le partite! per questo spero che la nuova generazione che oggi è sempre accanto alla Squadra, sappia davvero onorare la Città con quel Canto di Orgoglio e d'Amore.......

Giocare a perdere. A che si allenavano a fare ? Per mantenere la linea ? Bastava  'mangiare' meno. Invece il portiere Gigi giocava un milione di euro ed il suo conto si manteneva in linea senza subire attenzioni particolari dagli addetti ai lavori.