«All’inizio non ho avuto paura del Coronavirus. Ho pensato che fosse una cosa grave ma non volevo essere preoccupato. Ho sottovalutato la cosa, come un po' tutti. Ci toccherà attendere un altro po' speranza che questi giorni passino velocemente": nel dialogo web dei giocatori del Bari con i tifosi, il centrocampista Karim Laribi ha confermato come nei primi giorni della pandemia in molti abbiano minimizzato la crisi imminente, soffermandosi poi sul tema sinoso della possibile ripresa del torneo di serie C.
«Adesso sono consapevole della drammaticità della situazione e della forza di questo virus. Ci toccherà attendere, sperando di tornare presto alla nostra vita», aggiunge. Laribi ha poi rivolto un pensiero ai compagni che nella more del lockdown non hanno potuto riunirsi con affetti e famiglie: «Penso ai miei compagni costretti a stare da soli. Sento spesso i miei genitori che sono a Milano».
Poi uno sguardo al campionato: «Spero che si torni a giocare presto, ma questo senza conseguenze per nessuno. Il calcio è un sport, deve essere divertimento. Non sarebbe giusto che il campionato non venga completato, per rispetto alle società, i tifosi, ma ripeto, la salute viene prima», conclude Laribi.
Redazione Online www.lagazzettadelmezzogiorno.it
«Adesso sono consapevole della drammaticità della situazione e della forza di questo virus. Ci toccherà attendere, sperando di tornare presto alla nostra vita», aggiunge. Laribi ha poi rivolto un pensiero ai compagni che nella more del lockdown non hanno potuto riunirsi con affetti e famiglie: «Penso ai miei compagni costretti a stare da soli. Sento spesso i miei genitori che sono a Milano».
Poi uno sguardo al campionato: «Spero che si torni a giocare presto, ma questo senza conseguenze per nessuno. Il calcio è un sport, deve essere divertimento. Non sarebbe giusto che il campionato non venga completato, per rispetto alle società, i tifosi, ma ripeto, la salute viene prima», conclude Laribi.
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