Vincenzo Vivarini non è più l’allenatore del Bari. L’ufficialità non è ancora arrivata (arriverà nelle prossime ore), ma ormai il dato è tratto. Finisce così la sua avventura barese, dopo neanche un anno. Quando arrivò il 24 settembre le aspettative erano alte, vista la caratura del tecnico. Tutti si aspettavano un deciso cambio di passo del Bari, per puntare alla promozione diretta.
Del resto il Bari di Cornacchini fu un vero e proprio disastro: 7 punti in 5 partite (due vittorie, due sconfitte e un pareggio), risultati che portarono all’esonero del tecnico protagonista della risalita tra i professionisti. Vivarini si ritrovò un Bari all’undicesimo posto e una piazza, giustamente, delusa dall’avvio. L’entusiasmo era da ritrovare e l’impresa era tutt’altro che facile, visto che la Reggina aveva già diversi punti di vantaggio.
All’esordio, Vivarini pareggiò 1-1 contro il Monopoli, poi l’accelerata con 3 vittorie consecutive. Dopo di che, molte vittorie ma anche tanti pareggi. Forse troppi, considerando che nel totale si registrano 15 vittorie e 12 pareggi. Magari con qualche pareggio in meno il Bari avrebbe raggiunto la Reggina, ma il calcio, si sa, non funziona con i se e con i ma.
In ogni caso c’era una seconda possibilità, ovvero i playoff. Si è rischiato a lungo di non giocarli, si parlava di stop di campionato, che realmente non è più ripreso. Il Bari non ha mollato e, insieme a tante altre squadre, ha voluto fortemente i playoff, per giocarsi sul campo la promozione.
Promozione che però non c’è stata. O meglio, c’è stata, ma non per il Bari. Del resto, se vogliamo, qualche segnale c’era già stato. Nella prima partita il Bari ha pareggiato 1-1 contro la Ternana, ma riuscì comunque a qualificarsi per la semifinale, in virtù del miglior piazzamento in classifica. Contro la Carrarese, invece, serviva la vittoria, arrivata solo nei tempi supplementari grazie al gol di Simeri.
Il gol di Augustus Kargbo al 50’ ha regalato la Serie B alla Reggiana: tifosi emiliani in festa, tifosi biancorossi increduli e desolati. Questa è stata l’unica sconfitta di Vivarini sulla panchina del Bari, ma quell’unica debacle si è rivelata fatale per il futuro del Bari, costretto a un altro anno in Serie C, e per lui, esonerato un mese dopo. Secondo molti avrebbe meritato una seconda chance, anche perché non è stato aiutato nel mercato di gennaio. Secondo altri, invece, è giusto così, visto che non è riuscito a centrare l'obiettivo. In ogni caso, indipendentemente da questo, guardando solo i numeri, l'esperienza è senz'altro positiva. Ma non è bastato.
di Rino Cimini
fonte tuttobari.com
Del resto il Bari di Cornacchini fu un vero e proprio disastro: 7 punti in 5 partite (due vittorie, due sconfitte e un pareggio), risultati che portarono all’esonero del tecnico protagonista della risalita tra i professionisti. Vivarini si ritrovò un Bari all’undicesimo posto e una piazza, giustamente, delusa dall’avvio. L’entusiasmo era da ritrovare e l’impresa era tutt’altro che facile, visto che la Reggina aveva già diversi punti di vantaggio.
All’esordio, Vivarini pareggiò 1-1 contro il Monopoli, poi l’accelerata con 3 vittorie consecutive. Dopo di che, molte vittorie ma anche tanti pareggi. Forse troppi, considerando che nel totale si registrano 15 vittorie e 12 pareggi. Magari con qualche pareggio in meno il Bari avrebbe raggiunto la Reggina, ma il calcio, si sa, non funziona con i se e con i ma.
In ogni caso c’era una seconda possibilità, ovvero i playoff. Si è rischiato a lungo di non giocarli, si parlava di stop di campionato, che realmente non è più ripreso. Il Bari non ha mollato e, insieme a tante altre squadre, ha voluto fortemente i playoff, per giocarsi sul campo la promozione.
Promozione che però non c’è stata. O meglio, c’è stata, ma non per il Bari. Del resto, se vogliamo, qualche segnale c’era già stato. Nella prima partita il Bari ha pareggiato 1-1 contro la Ternana, ma riuscì comunque a qualificarsi per la semifinale, in virtù del miglior piazzamento in classifica. Contro la Carrarese, invece, serviva la vittoria, arrivata solo nei tempi supplementari grazie al gol di Simeri.
Il gol di Augustus Kargbo al 50’ ha regalato la Serie B alla Reggiana: tifosi emiliani in festa, tifosi biancorossi increduli e desolati. Questa è stata l’unica sconfitta di Vivarini sulla panchina del Bari, ma quell’unica debacle si è rivelata fatale per il futuro del Bari, costretto a un altro anno in Serie C, e per lui, esonerato un mese dopo. Secondo molti avrebbe meritato una seconda chance, anche perché non è stato aiutato nel mercato di gennaio. Secondo altri, invece, è giusto così, visto che non è riuscito a centrare l'obiettivo. In ogni caso, indipendentemente da questo, guardando solo i numeri, l'esperienza è senz'altro positiva. Ma non è bastato.
di Rino Cimini
fonte tuttobari.com