Non fanno paura le sfide a Michele Mignani, il normalizzatore. Il tecnico originario di Genova non è alla prima esperienza su una panchina che scotta e i precedenti hanno dimostrato che la pressione non lo spaventa. Un profilo adatto in una piazza esigentecome Bari, reduce da una stagione travagliata e in cerca di normalità dopo gli ultimi avvenimenti. Lasciato il calcio giocato nel 2009, Mignani comincia il percorso di allenatore nelle giovanili del Siena, arrivando otto anni più tardi alla guida della prima squadra.
Un’avventura formativa quella in Toscana, in un ambiente difficile a causa delle difficoltà economiche e societarie. Ancora in cerca di stabilità dopo il crac di qualche anno prima, i bianconeri hanno ritrovato con Mignani, ex leggenda proprio del club toscano, ambizioni e motivazioni. La prima stagione si è chiusa infatti al secondo posto e una promozione in B sfumata in finale contro il Cosenza. La seconda annata è stata decisamente più travagliata, complice anche la traballante tenuta economica del sodalizio. Alla fine, tra dubbi e incertezze, terminerà l’esperienza alla Robur con un sesto posto finale e nessun rimpianto.
Rimasto fermo qualche mese, viene chiamato dal Modena in sostituzione dell'esonerato Mauro Zironelli, risollevando le sorti di una stagione che sembrava ormai compromessa e chiudendo il campionato in nona posizione. Normalizzato l’ambiente, riesce a migliorarsi l’anno successivo qualificando i canarini ai playoff grazie al nono posto. Spirito di squadra e attitudine al sacrificio, queste le parole d’ordine inculcate da Mignani ai suoi calciatori, e che adesso avrà il compito di portare anche a Bari, cercando di rimuovere al più presto la delusione dell’ultima stagione.
Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 28 giugno 2021 alle 13:30
Autore: Andrea Papaccio
Un’avventura formativa quella in Toscana, in un ambiente difficile a causa delle difficoltà economiche e societarie. Ancora in cerca di stabilità dopo il crac di qualche anno prima, i bianconeri hanno ritrovato con Mignani, ex leggenda proprio del club toscano, ambizioni e motivazioni. La prima stagione si è chiusa infatti al secondo posto e una promozione in B sfumata in finale contro il Cosenza. La seconda annata è stata decisamente più travagliata, complice anche la traballante tenuta economica del sodalizio. Alla fine, tra dubbi e incertezze, terminerà l’esperienza alla Robur con un sesto posto finale e nessun rimpianto.
Rimasto fermo qualche mese, viene chiamato dal Modena in sostituzione dell'esonerato Mauro Zironelli, risollevando le sorti di una stagione che sembrava ormai compromessa e chiudendo il campionato in nona posizione. Normalizzato l’ambiente, riesce a migliorarsi l’anno successivo qualificando i canarini ai playoff grazie al nono posto. Spirito di squadra e attitudine al sacrificio, queste le parole d’ordine inculcate da Mignani ai suoi calciatori, e che adesso avrà il compito di portare anche a Bari, cercando di rimuovere al più presto la delusione dell’ultima stagione.
Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 28 giugno 2021 alle 13:30
Autore: Andrea Papaccio