CONSIDERAZIONI DEL LUNEDI'
Sottovalutare l'avversario che è in emergenza giocatori o che è neopromossa per la quale ci si sente nel diritto di farne un sol boccone, o che è in fondo alla classifica, è una costante del Bari. Da sempre, infatti, tranne che in rarissimi casi, il Bari ci ha rimesso sempre le penne.
Io sono anziano e posso ricordare i tempi di Sorrento, di Alcamo, quando il Bari sottovalutò gli avversari e perse entrambe le partite, anzi con l'Alcamo non solo perse in casa ma perse pure ad Alcamo, e la stessa squadra era ultima in classifica. Così è stato, più recentemente, con l'Acireale quando il Bari era già promosso e dovette affrontare i siciliani moribondi che o vincevano o retrocedevano, e ovviamente il Bari perse ma, ripeto, potrei fare una marea di esempi in tutte le categorie. Anche in D, se vogliamo, è accaduto. Succede ogni volta che il Bari prende sottogamba l'avversario, a prescindere dalla forza della squadra del momento, nel senso che il Bari può avere una squadra forte o meno forte, ma la sconfitta è comunque assicurata contro queste squadre di terza fascia.
Ieri il Bari era favorito solo per la sua indubbia qualità e non perché giocava contro una squadra di millenials eppure ne ha beccati tre.
La prestazione è stata decisamente da censura, perché una gara si può perdere ma non in quella maniera senza tirare in porta per 85 minuti salvo poi andarci vicino con Citro nei 5 minuti finali e non si può perdere contro un avversario davvero modesto, senza nove titolari, ma che ha meritato di vincere perché ha giocato con la testa e col cuore senza particolari sbavature. Poi metteteci pure il non secondario fatto che chiunque incontra il Bari mette il 200% di impegno, i ragazzini di ieri ancora di più, e si tiri la linea.
Probabilmente il Bari sarà sceso in campo anche col pensiero al risultato del Catanzaro che ha perso in casa e sarà entrato in campo ancor più convinto di sbaragliare il campo di Francavilla. Ed invece le cose non sono andate così. Una questione psicologica, dunque.
Ieri il Bari ha dimostrato che non è imbattibile, è una squadra che potrebbe anche perdere ma solo se prende sottogamba l'avversario perché quando gioca sul serio rispettando gli avversari e giocando da grande squadra, difficilmente può perdere colpi. E ieri, purtroppo, non è stato all'altezza e ha perso meritatamente.
Ora, come ho scritto nel mio editoriale di ieri, complice anche la sconfitta del Catanzaro, è inutile ed inopportuno fare drammi. Il Bari rimane, per me, una grande squadra, dalle individualità ottime e zeppa di qualità e non la si può giudicare tranchant per una brutta sconfitta, quello lasciamolo fare ai talebani che, puntualmente, mettono il muso fuori dalle loro tane in casi come questi perché proprio non riescono a tacere. Si tratta dei soliti personaggi che bramano dalla voglia di blaterare e di sfogare le proprie frustrazioni quando il Bari non vince. Li si possono intravedere bene perchè tifano per le strisciate e quando il Bari va bene non commentano, mentre invece al primo passo falso gettano sterco sul Bari.
Sono persone goffe e piene di problemi esistenziali, o affetti da seri disturbi narcisistici della personalità, forse a causa dei privilegi tolti, privilegi che, invece, come scrivo da tempo, ottenevano dalle precedenti presidenze. E allora devono sfogarsi, lasciamo stare, non badateci, son fatti così.
Tornado al nostro Bari, ecco, io credo che la corsa non si fermerà a ieri. Il Bari ha i requisiti per tornare correre e così dovrà fare sabato prossimo quando incontrerà un Catanzaro schiaffeggiato e con qualche cerotto psicologico ancora sul volto. Certo, qualcuno potrà dire che anche il Bari giocherà con qualche cerotto, ma il Bari gioca in casa e, dunque, ha qualche vantaggio in più, poi sono certo che giocherà parecchio incazzato.
Ripeto, almeno voi che avete zucca in testa e che, come me, respingete i talebano o i “fenicotteri” che leggo spesso ma che ancora non ho capito chi cavolo sono, evitate di continuare con le critiche, i mal di pancia e i malumori. Criticare la prestazioni di ieri ci sta, ci deve essere, l'ho fatto anche io nel mio articolo, ma per ciò che può garantire la squadra, cerchiamo di guardare positivo e soprattutto che si cerchi di andare allo stadio in massa nonostante la bastardata di qualcuno che ha anticipato al gara alle 14.
Forza Bari
Sottovalutare l'avversario che è in emergenza giocatori o che è neopromossa per la quale ci si sente nel diritto di farne un sol boccone, o che è in fondo alla classifica, è una costante del Bari. Da sempre, infatti, tranne che in rarissimi casi, il Bari ci ha rimesso sempre le penne.
Io sono anziano e posso ricordare i tempi di Sorrento, di Alcamo, quando il Bari sottovalutò gli avversari e perse entrambe le partite, anzi con l'Alcamo non solo perse in casa ma perse pure ad Alcamo, e la stessa squadra era ultima in classifica. Così è stato, più recentemente, con l'Acireale quando il Bari era già promosso e dovette affrontare i siciliani moribondi che o vincevano o retrocedevano, e ovviamente il Bari perse ma, ripeto, potrei fare una marea di esempi in tutte le categorie. Anche in D, se vogliamo, è accaduto. Succede ogni volta che il Bari prende sottogamba l'avversario, a prescindere dalla forza della squadra del momento, nel senso che il Bari può avere una squadra forte o meno forte, ma la sconfitta è comunque assicurata contro queste squadre di terza fascia.
Ieri il Bari era favorito solo per la sua indubbia qualità e non perché giocava contro una squadra di millenials eppure ne ha beccati tre.
La prestazione è stata decisamente da censura, perché una gara si può perdere ma non in quella maniera senza tirare in porta per 85 minuti salvo poi andarci vicino con Citro nei 5 minuti finali e non si può perdere contro un avversario davvero modesto, senza nove titolari, ma che ha meritato di vincere perché ha giocato con la testa e col cuore senza particolari sbavature. Poi metteteci pure il non secondario fatto che chiunque incontra il Bari mette il 200% di impegno, i ragazzini di ieri ancora di più, e si tiri la linea.
Probabilmente il Bari sarà sceso in campo anche col pensiero al risultato del Catanzaro che ha perso in casa e sarà entrato in campo ancor più convinto di sbaragliare il campo di Francavilla. Ed invece le cose non sono andate così. Una questione psicologica, dunque.
Ieri il Bari ha dimostrato che non è imbattibile, è una squadra che potrebbe anche perdere ma solo se prende sottogamba l'avversario perché quando gioca sul serio rispettando gli avversari e giocando da grande squadra, difficilmente può perdere colpi. E ieri, purtroppo, non è stato all'altezza e ha perso meritatamente.
Ora, come ho scritto nel mio editoriale di ieri, complice anche la sconfitta del Catanzaro, è inutile ed inopportuno fare drammi. Il Bari rimane, per me, una grande squadra, dalle individualità ottime e zeppa di qualità e non la si può giudicare tranchant per una brutta sconfitta, quello lasciamolo fare ai talebani che, puntualmente, mettono il muso fuori dalle loro tane in casi come questi perché proprio non riescono a tacere. Si tratta dei soliti personaggi che bramano dalla voglia di blaterare e di sfogare le proprie frustrazioni quando il Bari non vince. Li si possono intravedere bene perchè tifano per le strisciate e quando il Bari va bene non commentano, mentre invece al primo passo falso gettano sterco sul Bari.
Sono persone goffe e piene di problemi esistenziali, o affetti da seri disturbi narcisistici della personalità, forse a causa dei privilegi tolti, privilegi che, invece, come scrivo da tempo, ottenevano dalle precedenti presidenze. E allora devono sfogarsi, lasciamo stare, non badateci, son fatti così.
Tornado al nostro Bari, ecco, io credo che la corsa non si fermerà a ieri. Il Bari ha i requisiti per tornare correre e così dovrà fare sabato prossimo quando incontrerà un Catanzaro schiaffeggiato e con qualche cerotto psicologico ancora sul volto. Certo, qualcuno potrà dire che anche il Bari giocherà con qualche cerotto, ma il Bari gioca in casa e, dunque, ha qualche vantaggio in più, poi sono certo che giocherà parecchio incazzato.
Ripeto, almeno voi che avete zucca in testa e che, come me, respingete i talebano o i “fenicotteri” che leggo spesso ma che ancora non ho capito chi cavolo sono, evitate di continuare con le critiche, i mal di pancia e i malumori. Criticare la prestazioni di ieri ci sta, ci deve essere, l'ho fatto anche io nel mio articolo, ma per ciò che può garantire la squadra, cerchiamo di guardare positivo e soprattutto che si cerchi di andare allo stadio in massa nonostante la bastardata di qualcuno che ha anticipato al gara alle 14.
Forza Bari