Il Bari un anno dopo: 3 punti in più, meno gol subiti. Ma c'è una grande differenza tra Mignani e Auteri
Con il 2021 sul viale del tramonto, è tempo di bilanci. Maita e soci possono godersi la vetta della classifica del girone C, con un vantaggio di sette lunghezze dal sorprendente Monopoli al secondo posto. Molto più lontane le altre big: Avellino, Palermo e Catanzaro. Al rientro dalle più che meritate vacanze, bisognerà però resettare tutto e ripartire. Da gennaio inizierà un nuovo campionato, storicamente più duro di quello del girone d'andata come ben sa il Bari di Auteri.
Confrontando i numeri della rosa di Mignani e di quella dell'attuale tecnico del Pescara, si scopre che in realtà non ci sia stata una vistosa differenza tra i due team nell'arco delle due stagioni in riferimento alle prime venti partite. Il Bari attuale ha collezionato 44 punti, frutto di 13 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte. Lo scorso anno invece, alla 21esima giornata, Auteri aveva ottenuto 12 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte, per un totale di 41 punti. La differenza è, dunque, in una sconfitta in più. Molto simili anche i numeri sui gol fatti e subiti: 37 reti segnate e 17 subite l'anno scorso, 36 quelle realizzate e 15 quelle incassate quest'anno. Uguale il numero di clean sheet per Frattali: 8.
A livello di singoli Antenucci aveva realizzato 12 gol, due in più degli attuali dieci raggiunti con il rigore che ha sbloccato il match col Potenza. Da segnalare i 5 gol di Marras, oggi fermo a quota uno, e i quattro di Celiento, quest'anno ancora a secco. Il grande merito di Mignani è stato però quello di mandare a rete i centrocampisti: 4 gol Botta, 3 gol Scavone, 2 gol D'Errico e uno Maita. Nessun gol, invece, dal reparto centrale per Auteri lo scorso anno a questo punto della stagione, che inseguiva la Ternana a 52 punti.
La crisi del tecnico siciliano si aprì proprio alla ventesima partita, nella sconfitta di Teramo. Di lì in poi il Bari ebbe un crollo vertiginoso, che portò al doppio esonero di Auteri e Carrera, culminato a fine anno col quarto posto in classifica. Quest'anno non ci sono i presupposti per rivivere un girone di ritorno da incubo, ma bisognerà prestare attenzione alle numerose trappole che i ragazzi di Mignani incroceranno da qui in avanti. Nel calcio, come nella vita, nulla è scontato.
di Claudio Mele
fonte tuttobari.com
Con il 2021 sul viale del tramonto, è tempo di bilanci. Maita e soci possono godersi la vetta della classifica del girone C, con un vantaggio di sette lunghezze dal sorprendente Monopoli al secondo posto. Molto più lontane le altre big: Avellino, Palermo e Catanzaro. Al rientro dalle più che meritate vacanze, bisognerà però resettare tutto e ripartire. Da gennaio inizierà un nuovo campionato, storicamente più duro di quello del girone d'andata come ben sa il Bari di Auteri.
Confrontando i numeri della rosa di Mignani e di quella dell'attuale tecnico del Pescara, si scopre che in realtà non ci sia stata una vistosa differenza tra i due team nell'arco delle due stagioni in riferimento alle prime venti partite. Il Bari attuale ha collezionato 44 punti, frutto di 13 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte. Lo scorso anno invece, alla 21esima giornata, Auteri aveva ottenuto 12 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte, per un totale di 41 punti. La differenza è, dunque, in una sconfitta in più. Molto simili anche i numeri sui gol fatti e subiti: 37 reti segnate e 17 subite l'anno scorso, 36 quelle realizzate e 15 quelle incassate quest'anno. Uguale il numero di clean sheet per Frattali: 8.
A livello di singoli Antenucci aveva realizzato 12 gol, due in più degli attuali dieci raggiunti con il rigore che ha sbloccato il match col Potenza. Da segnalare i 5 gol di Marras, oggi fermo a quota uno, e i quattro di Celiento, quest'anno ancora a secco. Il grande merito di Mignani è stato però quello di mandare a rete i centrocampisti: 4 gol Botta, 3 gol Scavone, 2 gol D'Errico e uno Maita. Nessun gol, invece, dal reparto centrale per Auteri lo scorso anno a questo punto della stagione, che inseguiva la Ternana a 52 punti.
La crisi del tecnico siciliano si aprì proprio alla ventesima partita, nella sconfitta di Teramo. Di lì in poi il Bari ebbe un crollo vertiginoso, che portò al doppio esonero di Auteri e Carrera, culminato a fine anno col quarto posto in classifica. Quest'anno non ci sono i presupposti per rivivere un girone di ritorno da incubo, ma bisognerà prestare attenzione alle numerose trappole che i ragazzi di Mignani incroceranno da qui in avanti. Nel calcio, come nella vita, nulla è scontato.
di Claudio Mele
fonte tuttobari.com