Galano: "Per me Bari vale più della A. Voglio raggiungere un sogno. Io solo esterno? Assurdo"
Quarto ritorno per il Robben delle Puglie in biancorosso. Questo pomeriggio Cristian Galano si è presentato in conferenza stampa, parlando innanzitutto delle sue emozioni: "Sogno di raggiungere la B e poi quel desiderio che ho nel cassetto, la A. Spero che sia la volta buona. Io sono particolarmente legato a questa maglia, ce l'ho nel cuore. Appena si è presentata questa opportunità non me la sono sfatta sfuggire. Voglio raggiungere un sogno con questa maglia. È successo tutto all'improvviso. Mi chiama il procuratore dicendo che mi voleva il Bari. Avevo qualcosina in B, ma per me Bari vale più della Serie A. Ho detto subito sì".
A quattro anni di distanza è un Galano diverso: "Sono più maturo, sono cresciuto, sia calcisticamente che umanamente. La nascita di mio figlio è un motivo in più per fare bene. Mi dà quella voglia in più. Mi dispiace tantissimo per quello che è successo in questi ultimi anni, ecco perché non sono riuscito a fare quel salto di qualità. Ora però sono qui, a qualsiasi età sia voglio tornare in A".
Tanti gli interrogativi sulla forma fisica e il ruolo. Questa la risposta di Galano: "Io sono a disposizione del mister e della squadra, che sta facendo delle grandissime cose. Io sono consapevole di essere in una squadra diversa, che gioca un calcio diverso. Ho fatto diversi ruoli, e quando il mister mi chiamerà in causa darò il 100%. Sembra come che se non gioco esterno non posso giocare a calcio. Una cosa assurda. Devo capire ancora bene cosa chiede il mister. Io sto bene, però è chiaro che non gioco da tanto. Mi manca un po' di brillantezza ed il ritmo partita. Per rendere al meglio ho bisogno di giocare, non ci perdo nulla ad entrare in condizione. Ma sto lavorando per tornare".
Sul match col Messina e le polemiche da Avellino: "Devono pensare in casa loro. Noi non dobbiamo avere paura di nessuno. Sono loro che forse hanno paura. Mi manca un po' il gol. La gara domenica era difficile, con una squadra tutta chiusa. Mi dispiace che non ci fosse tanta gente. So quanto può darci questa tifoseria. Col pubblico ci sarebbe stata una spinta in più e ci dispiace non averla percepita".
di Claudio Mele
fonte tuttobari.com
Quarto ritorno per il Robben delle Puglie in biancorosso. Questo pomeriggio Cristian Galano si è presentato in conferenza stampa, parlando innanzitutto delle sue emozioni: "Sogno di raggiungere la B e poi quel desiderio che ho nel cassetto, la A. Spero che sia la volta buona. Io sono particolarmente legato a questa maglia, ce l'ho nel cuore. Appena si è presentata questa opportunità non me la sono sfatta sfuggire. Voglio raggiungere un sogno con questa maglia. È successo tutto all'improvviso. Mi chiama il procuratore dicendo che mi voleva il Bari. Avevo qualcosina in B, ma per me Bari vale più della Serie A. Ho detto subito sì".
A quattro anni di distanza è un Galano diverso: "Sono più maturo, sono cresciuto, sia calcisticamente che umanamente. La nascita di mio figlio è un motivo in più per fare bene. Mi dà quella voglia in più. Mi dispiace tantissimo per quello che è successo in questi ultimi anni, ecco perché non sono riuscito a fare quel salto di qualità. Ora però sono qui, a qualsiasi età sia voglio tornare in A".
Tanti gli interrogativi sulla forma fisica e il ruolo. Questa la risposta di Galano: "Io sono a disposizione del mister e della squadra, che sta facendo delle grandissime cose. Io sono consapevole di essere in una squadra diversa, che gioca un calcio diverso. Ho fatto diversi ruoli, e quando il mister mi chiamerà in causa darò il 100%. Sembra come che se non gioco esterno non posso giocare a calcio. Una cosa assurda. Devo capire ancora bene cosa chiede il mister. Io sto bene, però è chiaro che non gioco da tanto. Mi manca un po' di brillantezza ed il ritmo partita. Per rendere al meglio ho bisogno di giocare, non ci perdo nulla ad entrare in condizione. Ma sto lavorando per tornare".
Sul match col Messina e le polemiche da Avellino: "Devono pensare in casa loro. Noi non dobbiamo avere paura di nessuno. Sono loro che forse hanno paura. Mi manca un po' il gol. La gara domenica era difficile, con una squadra tutta chiusa. Mi dispiace che non ci fosse tanta gente. So quanto può darci questa tifoseria. Col pubblico ci sarebbe stata una spinta in più e ci dispiace non averla percepita".
di Claudio Mele
fonte tuttobari.com