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BARI, ZONA CESARINI. IL BARI E’ PRIMO PERCHE’ CI CREDE FINO ALL’ULTIMO RESPIRO.
LA SOMMA DEI PUNTI CONQUISTATI OGNI 15 MINUTI DIMOSTRA CHE I BIANCOROSSI TENGONO LA TESTA FINO ALLA RIPRESA A PARI MERITO CON LE SECONDE. MA NEL RUSH FINALE LE STACCANO, E NEL RECUPERO DILAGANO.
L’obiettivo di questa analisi è comprendere in quale momento della partita il Bari ha costruito il vantaggio sulle avversarie, un vantaggio che dopo 33 giornate è di ben 10 punti.
In altri termini, capire in quale momento della partita i ragazzi di mister Mignani hanno raccolto il massimo distacco dalla seconda.
Per scoprire questo ho suddiviso ciascuna partita in frazioni di 15 minuti e ho considerato anche i minuti di recupero.
Come potete notare, nel grafico ci sono due riquadri: quello di sinistra contiene le informazioni relative ai “primi tempi”, mentre quello di destra riguarda i “secondi tempi”.
Partiamo quindi con l’analisi dei primi tempi.
Dopo 15 minuti il distacco del Bari dal primo posto è di 2 punti. In pratica, se le partite di calcio durassero 15 minuti, il Bari quest’anno sarebbe secondo con 42 punti conquistati.
Ma per fortuna non è così.
E se le partite durassero invece 30 minuti, come andrebbe il Bari quest’anno?
Se guardiamo il minuto 30 troviamo scritto zero. Cioè nessun punto di vantaggio o svantaggio dalle avversarie. Quindi sarebbe primo a pari merito con atre squadre avendo conquistato 47 punti dopo 30 minuti.
Dopo 45 minuti invece, sarebbe primo solitario con un vantaggio di un punto e 56 punti totali.
Ma siccome spesso, prima dell’intervallo, assistiamo ai recuperi, dobbiamo notare che ne perdiamo 1 di punti e restiamo primi, ma non da soli e ci prendiamo un tè caldo con 55 punti in classifica.
Se il campionato si fosse interrotto dopo 45 minuti, sarebbe un testa a testa.
Ma esistono i secondi tempi, e sono questi minuti a scavare il solco dalle inseguitrici.
Passiamo al quadrante di destra che riguarda appunto i secondi tempi.
La prima cosa che notiamo e che il Bari, nei primi 15 minuti dei secondi tempi, cioè al 60mo, parte alla grande e stacca tutti di ben 5 punti con 66 punti nel carniere: è questo uno dei due allunghi decisivi.
Dopo 75 minuti contiene la reazione degli inseguitori che provano a riavvicinarsi a 4 punti dal Bari e accorciano a 65 punti.
Da questo momento, cioè ad un quarto d’ora dalla fine il Bari compie il capolavoro: aumenta il distacco fino a 6 punti e nei minuti di recupero lo porta a 10 con 71 punti totali.
Che dire, se fosse una corsa si potrebbe parlare di una gara partita con un buon ritmo tale da creare una forte scrematura dei rivali già dopo metà gara.
Nella seconda ci sarebbe lo scatto decisivo con un allungo impossibile da recuperare ed un arrivo in scioltezza al traguardo con le mani al cielo che sventolano la nostra amata bandiera biancorossa. ANDREA LOCCO, admin ssc bari fan group
BARI, ZONA CESARINI. IL BARI E’ PRIMO PERCHE’ CI CREDE FINO ALL’ULTIMO RESPIRO.
LA SOMMA DEI PUNTI CONQUISTATI OGNI 15 MINUTI DIMOSTRA CHE I BIANCOROSSI TENGONO LA TESTA FINO ALLA RIPRESA A PARI MERITO CON LE SECONDE. MA NEL RUSH FINALE LE STACCANO, E NEL RECUPERO DILAGANO.
L’obiettivo di questa analisi è comprendere in quale momento della partita il Bari ha costruito il vantaggio sulle avversarie, un vantaggio che dopo 33 giornate è di ben 10 punti.
In altri termini, capire in quale momento della partita i ragazzi di mister Mignani hanno raccolto il massimo distacco dalla seconda.
Per scoprire questo ho suddiviso ciascuna partita in frazioni di 15 minuti e ho considerato anche i minuti di recupero.
Come potete notare, nel grafico ci sono due riquadri: quello di sinistra contiene le informazioni relative ai “primi tempi”, mentre quello di destra riguarda i “secondi tempi”.
Partiamo quindi con l’analisi dei primi tempi.
Dopo 15 minuti il distacco del Bari dal primo posto è di 2 punti. In pratica, se le partite di calcio durassero 15 minuti, il Bari quest’anno sarebbe secondo con 42 punti conquistati.
Ma per fortuna non è così.
E se le partite durassero invece 30 minuti, come andrebbe il Bari quest’anno?
Se guardiamo il minuto 30 troviamo scritto zero. Cioè nessun punto di vantaggio o svantaggio dalle avversarie. Quindi sarebbe primo a pari merito con atre squadre avendo conquistato 47 punti dopo 30 minuti.
Dopo 45 minuti invece, sarebbe primo solitario con un vantaggio di un punto e 56 punti totali.
Ma siccome spesso, prima dell’intervallo, assistiamo ai recuperi, dobbiamo notare che ne perdiamo 1 di punti e restiamo primi, ma non da soli e ci prendiamo un tè caldo con 55 punti in classifica.
Se il campionato si fosse interrotto dopo 45 minuti, sarebbe un testa a testa.
Ma esistono i secondi tempi, e sono questi minuti a scavare il solco dalle inseguitrici.
Passiamo al quadrante di destra che riguarda appunto i secondi tempi.
La prima cosa che notiamo e che il Bari, nei primi 15 minuti dei secondi tempi, cioè al 60mo, parte alla grande e stacca tutti di ben 5 punti con 66 punti nel carniere: è questo uno dei due allunghi decisivi.
Dopo 75 minuti contiene la reazione degli inseguitori che provano a riavvicinarsi a 4 punti dal Bari e accorciano a 65 punti.
Da questo momento, cioè ad un quarto d’ora dalla fine il Bari compie il capolavoro: aumenta il distacco fino a 6 punti e nei minuti di recupero lo porta a 10 con 71 punti totali.
Che dire, se fosse una corsa si potrebbe parlare di una gara partita con un buon ritmo tale da creare una forte scrematura dei rivali già dopo metà gara.
Nella seconda ci sarebbe lo scatto decisivo con un allungo impossibile da recuperare ed un arrivo in scioltezza al traguardo con le mani al cielo che sventolano la nostra amata bandiera biancorossa. ANDREA LOCCO, admin ssc bari fan group