Ciro Polito arrivò a Bari l’estate scorsa, dopo aver coronato con successo un’impresa sportiva di grande rilievo, salvando l’Ascoli da una retrocessione in C che, nel giorno del suo arrivo nelle Marche, il 17 dicembre 2021, sembrava pressoché scontata. Ora, dopo la promozione ottenuta con i galletti, è il momento per il dirigente di pensare a quale squadra approntare per affrontare la cadetteria. Magari prendendo esempio dal suo recente passato.
Quando l’ex estremo difensore sposò la causa bianconera, infatti, i punti in classifica erano appena 6, e la situazione non migliorò di certo nelle due giornate seguenti, con altrettante sconfitte consecutive, che provocarono l’allontanamento di Delio Rossi e la sua sostituzione con Sottil. Fu questa, di fatto, la prima decisione di Polito, presa prima di quel Natale, e, risultati alla mano, portò i suoi frutti.
Allora, dopo 14 giornate, l’Ascoli era penultimo, a 7 lunghezze dalla salvezza. La rivoluzione attuata nell’organico, nel mercato invernale, consentì al gruppo di migliorare e trovare le motivazioni giuste per rincorrere l’obiettivo.
Tredici operazioni in entrata, con arrivi importanti per la categoria come Stoian, Dionisi e Parigini, oltre agli acquisti, dal Bari, di D’Orazio e Simeri. E quindici in uscita, senza contare i rientri dai prestiti.
Un numero di movimenti esorbitante, specie nella finestra di mercato di metà campionato. Che, però, portò gli ascolani ad un’insperata permanenza tra i cadetti, con 44 punti in graduatoria.
Con ogni probabilità, nella sua prossima avventura in B con il Bari, Polito dovrà mettere in scena una sessione di contrattazioni movimentata, ripartendo, come assicurato da lui stesso, da mister Mignani, confermato sulla panchina biancorossa. Molte contrattazioni da portare a termine non rappresenterebbero, comunque, nulla di nuovo, per lui. Sperando che, ancora una volta, i risultati gli diano ragione.
di Giovanni Gaudenzi
fonte tuttobari.com
Quando l’ex estremo difensore sposò la causa bianconera, infatti, i punti in classifica erano appena 6, e la situazione non migliorò di certo nelle due giornate seguenti, con altrettante sconfitte consecutive, che provocarono l’allontanamento di Delio Rossi e la sua sostituzione con Sottil. Fu questa, di fatto, la prima decisione di Polito, presa prima di quel Natale, e, risultati alla mano, portò i suoi frutti.
Allora, dopo 14 giornate, l’Ascoli era penultimo, a 7 lunghezze dalla salvezza. La rivoluzione attuata nell’organico, nel mercato invernale, consentì al gruppo di migliorare e trovare le motivazioni giuste per rincorrere l’obiettivo.
Tredici operazioni in entrata, con arrivi importanti per la categoria come Stoian, Dionisi e Parigini, oltre agli acquisti, dal Bari, di D’Orazio e Simeri. E quindici in uscita, senza contare i rientri dai prestiti.
Un numero di movimenti esorbitante, specie nella finestra di mercato di metà campionato. Che, però, portò gli ascolani ad un’insperata permanenza tra i cadetti, con 44 punti in graduatoria.
Con ogni probabilità, nella sua prossima avventura in B con il Bari, Polito dovrà mettere in scena una sessione di contrattazioni movimentata, ripartendo, come assicurato da lui stesso, da mister Mignani, confermato sulla panchina biancorossa. Molte contrattazioni da portare a termine non rappresenterebbero, comunque, nulla di nuovo, per lui. Sperando che, ancora una volta, i risultati gli diano ragione.
di Giovanni Gaudenzi
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