Una vittoria studiata a tavolino. Si, perché questo tipo di vittorie - quelle conquistate con un solo tiro in porta – non possono che essere figlie di uno studio attento e profondo della settimana. Mignani, il Prof. Mignani, ha erudito bene i suoi con insegnamenti precisi volti ad imbrigliare le fonti di gioco avversarie, evitando, appunto, di far proporre loro il gioco, erigendo una ragnatela a centrocampo ed erigendo un muro in difesa. Non è un caso che il “super” Cagliari, al di là del colpo di testa di Pavoletti a fine gara, per giunta in superiorità numerica, sia stato l'unico vero tiro in porta effettuato dal Cagliari, mi pare un po' troppo poco per una squadra corazzata costruita per sbaragliare il campionato insieme al Genoa, non vi pare? Le premesse erano quelle per cui del Bari avrebbero fatto un sol boccone, magari con un suonante 3-0. Ed invece lo studio della settimana ha sancito altro.
Presto per sbilanciarci, amici, evitiamo euforie fuori posto anche se è lecito gioire per una vittoria conquistata a Cagliari, mica a Pisa o a Bolzano, con tutto il rispetto per queste squadre con le quali sarà dura far punti.
Una partita non bellissima, certo, ma per merito del Bari che ha giocato da matricole terribile, come ho scritto prima, chiudendo le fonti di gioco a tutti e, di conseguenza, ottenendo pochi contropiedi, due su tutti, uno sbagliato da Botta ed un altro ottimizzato con un gol dalla ditta Maita&Cheddira, già proposta in occasione del gol a Perugia, con un Maita superlativo che mi chiedo ancora come abbia fatto a giocare solo in C.
ieri non ho intravisto una squadra dominante in campo, men che meno il Cagliari, e nemmeno il Bari che però ha dominato nell'imbrigliare i sardi, un grosso merito.
Liverani, ieri, ha gridato all'anticalcio: come ho scritto nel mio articolo, l'allenatore goloso di pasticciotti leccesi, forse dimentica che le vittorie, meritate, si ottengono anche con un tiro in porta a patto che ci si difenda bene. Lo hanno fatte tante squadre, non solo il Bari, lo ha fatto anche lui quando ha allenato altrove andando incontro a partire scialbe vinte con un solo tiro in porta ma organizzandosi bene dalla cintola in giù. E allora se non siamo l'anticalcio, la sua squadra che ha fatto un solo tiro di testa, in porta cosa è? L'anti-anticalcio? Ma su, per favore Liverani, accetti la sconfitta e guardi, piuttosto, nel suo orticello e soprattutto renda onore ai vincitori che hanno conquistato i tre punti con una condotta di gara perfetta, perché fermare i suoi giocatori, bloccarne le fonti di gioco, con quei “mostri” che si ritrova nella rosa non era facile per nessuno, il Bari c'è riuscito. Le frustrazioni nel calcio non solo non pagano mai, ma delegittimano la carriera, perché bene o male, Liverani ha una sua carriera alle spalle. Magari un bel pasticciotto di Galatina e le passerà la rabbia, senta ad un fesso come me. Se lo faccia arrivare col primo aereo da Brindisi per Cagliari.
C'è un particolare, però, che non deve sfuggirci di mano, un particolare che deve farci ancora volare basso con gli obiettivi: ora le squadre cominciano a conoscerci e pian piano prenderanno le loro contromisure, da mina vagante per loro saremo sempre più certezze e, dunque, è probabile che diventeremo prevedibili, per questo ci vuole una buona panchina lunga, una panchina che risulti decisiva in certe gare dove occorreranno forze fresche. Fino adesso, tranne che contro la Spal, devo dire che i cambi proposti da Mignani, sono risultati decisivi anche se, a trovare il pelo nell'uovo, manca qualcosa per sentirsi al sicuro (soprattutto sugli esterni di difesa), così come lo si era lo scorso anno quando chiunque entrava dalla panchina faceva la differenza, ma, certo, lo scorso anno si era in C, quest'anno si è in B e la musica è totalmente diversa. Ma sono certo che i giocatori che per adesso sono relegati in panchina potranno dare il loro contributo, del resto Polito è una garanzia. Cheddira mancherà per un bel po', sperando che il Marocco non passi il turno in Quatar, ma, per fortuna, la vedo difficile. Ci studiano per bloccare Cheddira? E Mignani metterà Salcedo!
Forza Bari e buona domenica
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scritto ieri sul suo profilo Facebook
Presto per sbilanciarci, amici, evitiamo euforie fuori posto anche se è lecito gioire per una vittoria conquistata a Cagliari, mica a Pisa o a Bolzano, con tutto il rispetto per queste squadre con le quali sarà dura far punti.
Una partita non bellissima, certo, ma per merito del Bari che ha giocato da matricole terribile, come ho scritto prima, chiudendo le fonti di gioco a tutti e, di conseguenza, ottenendo pochi contropiedi, due su tutti, uno sbagliato da Botta ed un altro ottimizzato con un gol dalla ditta Maita&Cheddira, già proposta in occasione del gol a Perugia, con un Maita superlativo che mi chiedo ancora come abbia fatto a giocare solo in C.
ieri non ho intravisto una squadra dominante in campo, men che meno il Cagliari, e nemmeno il Bari che però ha dominato nell'imbrigliare i sardi, un grosso merito.
Liverani, ieri, ha gridato all'anticalcio: come ho scritto nel mio articolo, l'allenatore goloso di pasticciotti leccesi, forse dimentica che le vittorie, meritate, si ottengono anche con un tiro in porta a patto che ci si difenda bene. Lo hanno fatte tante squadre, non solo il Bari, lo ha fatto anche lui quando ha allenato altrove andando incontro a partire scialbe vinte con un solo tiro in porta ma organizzandosi bene dalla cintola in giù. E allora se non siamo l'anticalcio, la sua squadra che ha fatto un solo tiro di testa, in porta cosa è? L'anti-anticalcio? Ma su, per favore Liverani, accetti la sconfitta e guardi, piuttosto, nel suo orticello e soprattutto renda onore ai vincitori che hanno conquistato i tre punti con una condotta di gara perfetta, perché fermare i suoi giocatori, bloccarne le fonti di gioco, con quei “mostri” che si ritrova nella rosa non era facile per nessuno, il Bari c'è riuscito. Le frustrazioni nel calcio non solo non pagano mai, ma delegittimano la carriera, perché bene o male, Liverani ha una sua carriera alle spalle. Magari un bel pasticciotto di Galatina e le passerà la rabbia, senta ad un fesso come me. Se lo faccia arrivare col primo aereo da Brindisi per Cagliari.
C'è un particolare, però, che non deve sfuggirci di mano, un particolare che deve farci ancora volare basso con gli obiettivi: ora le squadre cominciano a conoscerci e pian piano prenderanno le loro contromisure, da mina vagante per loro saremo sempre più certezze e, dunque, è probabile che diventeremo prevedibili, per questo ci vuole una buona panchina lunga, una panchina che risulti decisiva in certe gare dove occorreranno forze fresche. Fino adesso, tranne che contro la Spal, devo dire che i cambi proposti da Mignani, sono risultati decisivi anche se, a trovare il pelo nell'uovo, manca qualcosa per sentirsi al sicuro (soprattutto sugli esterni di difesa), così come lo si era lo scorso anno quando chiunque entrava dalla panchina faceva la differenza, ma, certo, lo scorso anno si era in C, quest'anno si è in B e la musica è totalmente diversa. Ma sono certo che i giocatori che per adesso sono relegati in panchina potranno dare il loro contributo, del resto Polito è una garanzia. Cheddira mancherà per un bel po', sperando che il Marocco non passi il turno in Quatar, ma, per fortuna, la vedo difficile. Ci studiano per bloccare Cheddira? E Mignani metterà Salcedo!
Forza Bari e buona domenica
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