La prima sconfitta in undici partite stagionali tra campionato e Coppa Italia si è abbattuta sul Bari proprio quando i galletti, in caso di vittoria nella sfida casalinga contro l’Ascoli, avrebbero potuto rimanere soli in testa alla classifica di B. Invece, a festeggiare al S. Nicola sono stati i marchigiani, passati 2-0 grazie alle reti di Simic al 78’ e Dionisi a pochi istanti dal 90’.
Vediamo, di seguito, quali possono essere stati i motivi di una battuta d’arresto che, beninteso, non intacca quanto di buono fatto fin qui dalla squadra di Mignani:
ASSENZA DI MAIELLO – L’indisponibilità improvvisa del metronomo del gioco biancorosso ha inciso certamente sulla fluidità del gioco dei pugliesi. Ci sarà un motivo se, finora, il mister del Bari non aveva rinunciato a lui praticamente mai. L’infortunio patito è di quelli rognosi, mancherà certamente per qualche altra partita.
VICARI DISATTENTO – Le responsabilità del difensore ex Spal sulle reti avversarie sono evidenti. Ma resta un calciatore di esperienza che in altre occasioni ha già dimostrato, anche in Puglia, il suo valore. Una giornata storta può capitare a chiunque. Anche il compagno di reparto Di Cesare prende un’ammonizione che poteva risparmiarsi. Il capitano era diffidato, salterà Frosinone.
I CAMBI – Per una volta, le mosse in corso d’opera di Mignani non producono gli effetti sperati. Bellomo, uno dei migliori della prima frazione, tirato fuori all’intervallo per fare spazio ad un Salcedo stavolta evanescente. Non molto meglio fanno i vari Terranova, Botta, Ceter e D’Errico, tutti in campo da subentrati. Gli episodi girano contro il Bari, che stavolta non trova i rimedi giusti.
POCHE OCCASIONI DA GOL – In una partita molto tattica e spezzettata, i tiri verso la porta dell’Ascoli son stati troppo pochi, per i galletti. Ma buttare la croce addosso a gente come Antenucci e Cheddira, che fino a qui ha tirato la carretta egregiamente, sarebbe ingeneroso. In questa prima fase dell'annata, è mancato in fase realizzativa l’apporto delle loro riserve, a parte Scheidler, in gol nell’unica presenza. Alcune di queste potrebbero avere una chance a Parma, in Coppa Italia. Decisamente da non sprecare.
di Giovanni Gaudenzi
fonte tuttobari.com
Vediamo, di seguito, quali possono essere stati i motivi di una battuta d’arresto che, beninteso, non intacca quanto di buono fatto fin qui dalla squadra di Mignani:
ASSENZA DI MAIELLO – L’indisponibilità improvvisa del metronomo del gioco biancorosso ha inciso certamente sulla fluidità del gioco dei pugliesi. Ci sarà un motivo se, finora, il mister del Bari non aveva rinunciato a lui praticamente mai. L’infortunio patito è di quelli rognosi, mancherà certamente per qualche altra partita.
VICARI DISATTENTO – Le responsabilità del difensore ex Spal sulle reti avversarie sono evidenti. Ma resta un calciatore di esperienza che in altre occasioni ha già dimostrato, anche in Puglia, il suo valore. Una giornata storta può capitare a chiunque. Anche il compagno di reparto Di Cesare prende un’ammonizione che poteva risparmiarsi. Il capitano era diffidato, salterà Frosinone.
I CAMBI – Per una volta, le mosse in corso d’opera di Mignani non producono gli effetti sperati. Bellomo, uno dei migliori della prima frazione, tirato fuori all’intervallo per fare spazio ad un Salcedo stavolta evanescente. Non molto meglio fanno i vari Terranova, Botta, Ceter e D’Errico, tutti in campo da subentrati. Gli episodi girano contro il Bari, che stavolta non trova i rimedi giusti.
POCHE OCCASIONI DA GOL – In una partita molto tattica e spezzettata, i tiri verso la porta dell’Ascoli son stati troppo pochi, per i galletti. Ma buttare la croce addosso a gente come Antenucci e Cheddira, che fino a qui ha tirato la carretta egregiamente, sarebbe ingeneroso. In questa prima fase dell'annata, è mancato in fase realizzativa l’apporto delle loro riserve, a parte Scheidler, in gol nell’unica presenza. Alcune di queste potrebbero avere una chance a Parma, in Coppa Italia. Decisamente da non sprecare.
di Giovanni Gaudenzi
fonte tuttobari.com