È palese che qualcosa sia cambiato, che un’atmosfera di particolare entusiasmo - frutto della consapevolezza che qualcosa di davvero speciale possa succedere - si respira a Bari. Era da anni - complice la più o meno lunga parentesi di purgatorio nelle serie minori - che la piazza non respirava questo clima di febbricitante attesa, che odora di un sogno che sembra essere lì, a portata di mano. L'ultima volta che il capoluogo pugliese ha vissuto in maniera tanto intensa il cammino della sua squadra risale forse a quella epica ed amara meravigliosa stagione fallimentare.
Ciò si dimostra in tante cose. L’abbraccio con i tifosi dopo il gol di Scheidler è in realtà la metafora di una squadra che, sulle ali dell’entusiasmo e del talento dei suoi uomini, ha ripreso per mano il suo popolo dopo anni di tormenti. Il tifo biancorosso, dal canto suo, ha sempre risposto presente. Dai sessantamila del San Nicola contro il Genoa all’esodo di Brescia, tanti i segnali di un amore mai sopito ma quantomai acceso. Una sinergia tra le parti con pochi eguali, un fronte comune verso un comune obiettivo.
L’entusiasmo che mette talvolta anche gli interrogativi più scomodi, su tutti quello della multiproprietà. Un problema, questo, che non è stato di certo dimenticato ma che non è quasi più percepito come un ostacolo. Bari vuole volare e non ha voglia di preoccuparsi del rischio di cadere nel farlo, con buona pace dei pompieri sempre pronti a spegnere il fuoco che scaturisce dalla passione viscerale di un popolo che torna ad essere protagonista insieme ad una squadra partita per difendersi e scopertasi forte.
di Gerardo D'Agostino
fonte tuttobari.com
Ciò si dimostra in tante cose. L’abbraccio con i tifosi dopo il gol di Scheidler è in realtà la metafora di una squadra che, sulle ali dell’entusiasmo e del talento dei suoi uomini, ha ripreso per mano il suo popolo dopo anni di tormenti. Il tifo biancorosso, dal canto suo, ha sempre risposto presente. Dai sessantamila del San Nicola contro il Genoa all’esodo di Brescia, tanti i segnali di un amore mai sopito ma quantomai acceso. Una sinergia tra le parti con pochi eguali, un fronte comune verso un comune obiettivo.
L’entusiasmo che mette talvolta anche gli interrogativi più scomodi, su tutti quello della multiproprietà. Un problema, questo, che non è stato di certo dimenticato ma che non è quasi più percepito come un ostacolo. Bari vuole volare e non ha voglia di preoccuparsi del rischio di cadere nel farlo, con buona pace dei pompieri sempre pronti a spegnere il fuoco che scaturisce dalla passione viscerale di un popolo che torna ad essere protagonista insieme ad una squadra partita per difendersi e scopertasi forte.
di Gerardo D'Agostino
fonte tuttobari.com