Lotta serrata per la promozione diretta in A. Il Frosinone, col pareggio conseguito sabato scorso a Bari, ha mantenuto saldamente la vetta della classifica, a 12 punti dai galletti terzi, ma vedendo avvicinarsi il Genoa, ora distante 9 lunghezze dai ciociari ed a +3 in graduatoria dai pugliesi. Resta in agguato il Sudtirol, quarto a quota 48, distante un paio di punti dalla truppa di Mignani.
Gli scenari, a 9 giornate dal termine della stagione regolare del campionato, sono ancora tutti aperti. Il club dei De Laurentiis sa di dover affrontare ancora una fetta importante delle sue contendenti, ed ha solo la certezza, al momento, di avere un saldo negativo negli scontri diretti con l’attuale capolista (1-0 per i frusinati in terra laziale, 0-0 al S. Nicola). Questo complica oggettivamente un’eventuale corsa dei biancorossi al primato cadetto, ma non pregiudica le chance di Antenucci e compagni di competere per quel secondo posto che garantirebbe l’accesso diretto in massima serie, senza passare dai playoff.
Resta l’incognita Sudtirol, che potrebbe anche agganciare entrambe le sue concorrenti, nel qual caso si ricorrerebbe alla classifica avulsa, tenendo conto dei punti portati a casa da ciascuna compagine negli scontri diretti con le altre due. Questa statistica potrà prendersi in esame solo più in là, visto che gli altoatesini dovranno affrontare a Bolzano sia i genovesi (il primo maggio, dopo aver perso all’andata 2-0 in terra ligure) sia la compagnia di Mignani a Pasquetta (a novembre finì 2-2 al S. Nicola).
Definito questo quadro, si prenderanno nell’eventualità in esame i medesimi criteri già enumerati sopra: punti conseguiti negli scontri diretti con le altre squadre coinvolte, differenza reti (in primis nei match considerati, e quella generale in caso di ulteriore parità), numero di gol segnati complessivamente, ed infine lo spettro del sorteggio. La medesima logica guida, ovviamente, qualsiasi arrivo a pari punti in classifica, anche per l’assegnazione di un posto nei playoff.
Gli scenari, a 9 giornate dal termine della stagione regolare del campionato, sono ancora tutti aperti. Il club dei De Laurentiis sa di dover affrontare ancora una fetta importante delle sue contendenti, ed ha solo la certezza, al momento, di avere un saldo negativo negli scontri diretti con l’attuale capolista (1-0 per i frusinati in terra laziale, 0-0 al S. Nicola). Questo complica oggettivamente un’eventuale corsa dei biancorossi al primato cadetto, ma non pregiudica le chance di Antenucci e compagni di competere per quel secondo posto che garantirebbe l’accesso diretto in massima serie, senza passare dai playoff.
Il Genoa, che al momento occupa quella tanto agognata posizione, dista solo 3 punti, e sarà l’ultimo ostacolo da affrontare, alla trentottesima giornata in Liguria, per i ragazzi di mister Mignani. L’obiettivo minimo, quindi, per Di Cesare e soci è quello di arrivare a quello scontro diretto con un distacco minore o uguale all’attuale. Per approdare direttamente in A servirebbe, in tal caso, una vittoria dei galletti a Marassi, per pareggiare il blitz esterno degli uomini di Gilardino al S. Nicola, a S. Stefano, quando il match finì 2-1 per i rossoblu.
In caso di arrivo a pari punti, infatti, il primo criterio da considerare, in B, è quello relativo ai punti conseguiti negli scontri diretti e, secondariamente, alla differenza reti nei medesimi incontri. Se i biancorossi riuscissero quantomeno a pareggiare questo dato, espugnando il Ferraris, si guarderebbe al saldo della differenza reti generale (attualmente +19 per i genoani, +18 per i baresi) e successivamente alla statistica relativi ai gol segnati (oggi 39 per il Genoa, ben 45 per il Bari). Solo in caso di parità complessiva di questi indicatori si procederebbe ad un incredibile sorteggio per determinare la compagine promossa in A.
Resta l’incognita Sudtirol, che potrebbe anche agganciare entrambe le sue concorrenti, nel qual caso si ricorrerebbe alla classifica avulsa, tenendo conto dei punti portati a casa da ciascuna compagine negli scontri diretti con le altre due. Questa statistica potrà prendersi in esame solo più in là, visto che gli altoatesini dovranno affrontare a Bolzano sia i genovesi (il primo maggio, dopo aver perso all’andata 2-0 in terra ligure) sia la compagnia di Mignani a Pasquetta (a novembre finì 2-2 al S. Nicola).
Definito questo quadro, si prenderanno nell’eventualità in esame i medesimi criteri già enumerati sopra: punti conseguiti negli scontri diretti con le altre squadre coinvolte, differenza reti (in primis nei match considerati, e quella generale in caso di ulteriore parità), numero di gol segnati complessivamente, ed infine lo spettro del sorteggio. La medesima logica guida, ovviamente, qualsiasi arrivo a pari punti in classifica, anche per l’assegnazione di un posto nei playoff.
Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 14 marzo 2023 alle 15:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
Autore: Giovanni Gaudenzi