Voi tifosi sicuramente da ieri vi state crogiolando per la vittoria, io - vogliate scusarmi - non riesco a darmi pace. Si, avete capito bene, non mi capacito per il fatto che questo Bari, con 10 vittorie in trasferta e con la prospettiva di conseguirne almeno un'altra, abbia le porte, con ogni probabilità, sbarrate per la promozione diretta. No, non riesco proprio a farmene una ragione. Si, d'accordo, qualcuno di voi, diciamo i più audaci e indomiti, in cuor vostro sperate ancora, ma io preferisco guardare in faccia la realtà e pensare che il Genoa sia più forte e che merita il secondo posto se non il primo se il Frosinone continuerà a perdere colpi. Mai dire mai, certo, però... Sta di fatto che il terzo posto appare blindato, e sappiamo tutti quali sono i vantaggi e i privilegi che comportano. E in virtù di ciò, credo che sotto questo aspetto, abbiamo più di una chance per la promozione. Però. Gia, c'è un però. Sarebbe cosa buona e giusta cercare di vincere contro Cittadella e Reggina perché l'idea di assistere ad altre prestazioni incolori entro le quali il Bari si mette nei guai, proprio, non riesco a sopportarlo. Siamo lì, ad un passo dal cielo, e si deve cominciare a vincere un casa senza tanti problemi. Se siamo lì lo dobbiamo solo a responsabilità della squadra incapace di vincere qualche altra partita assolutamente alla sua portata. Ed invece ne sono scaturite sconfitte o pareggi in extremis col batticuore. Senza dimenticare la sconfitta col Genoa i cui rimpianti sono noti e li stiamo pagando a caro prezzo.
Ieri ho visto una sola squadra in campo, appunto la nostra, che ha avuto le redini del gioco dal primo minuto fino all'ultimo, una squadra che col 433 (e non 442), ha dato dimostrazione di robustezza e incisività esaltando le qualità di tutti. Cosa che è pressoché mancata sempre dal momento che abbiamo tutti assistito a primi tempi scoraggianti e secondi migliori ma mai uniformi. E ieri con questo nuovo schema il Bari ha dominato letteralmente. Meglio il primo tempo dove si è procurato due opportunità per far gol e due punizioni dal limite che avrebbero dovuto battere meglio, un po' meno bene nel secondo dove pur dominando non si è procurato molte occasioni. Il Pisa non è mai apparso nel mio radar, non so nei vostri. Nemmeno un tiro in porta, diamine. Per quanto mi sforzi di essere obiettivo faccio fatica a sprecare imparzialità. Si, d'accordo, hanno giocato per tre quarti di gara in dieci, ma almeno un tiro in porta era lecito e logico attendercelo, non trovate? In fondo giocavano in casa. Ed invece il nulla. Così il Sudtirol. Mi domando come abbiano fatto a raggiungere i primi dieci. In fondo alla classifica ci sono squadre nettamente più forti. Forse sono "scoppiate", hanno dato tutto e ne pagano le conseguenze ma non dimentichiamo che il Bari ha anche i suoi meriti perché bravo a non farli giocare.
A molti sarà sfuggito, ma ieri il Bari ha sfatato un tabù, vale a dire quello per cui non riesce a vincere senza Maiello. Era ora. E bravo Mignani a non snaturare ruoli (Maita ad esempio) e ad innestare gli uomini giusto, penso a Bellomo ed Esposito, Mignani è un allenatore dalle idee chiare, molto coraggioso e che sta raccogliendo quanto sta seminando con le sue idee vincenti da due anni a questa parte. E chi lo critica è in malafede o non capisce nulla di calcio.
Servono ora forze e idee fresche, con Morachioli, con quanti han fatto molta panchina ed il 433 o il 442, la strada sembra tracciata per il rush finale. Giocare ancora col 4312 e coi soliti potrebbe essere rischioso dal momento che ci conoscono tutte. Meglio idee nuove, novità insomma.
Una nota di merito a Mirco Antenucci che dimostra ancora quanto sia importate ed insostituibile in questa squadra, un giocatore che si sacrifica, che smista palloni, che li controlla senza perderli, e che dimostra quella freddezza e professionalità non riscontrabile in molti nel realizzare un rigore al 92'. Non tutti ne sono capaci. In quei frangenti, nel recupero, è facile non mantenere la giusta concentrazione e, dunque, è facile sbagliare, ma lui no, non sbaglia perché è un grande giocatore al pari di Di Cesare. E di tutti, ovviamente.
Una nota a margine: al gol di Antenucci noi giornalisti baresi abbiamo urlato di gioia facendo incazzare i tifosi pisani che hanno replicato con insulti e minacce. Per carità, era prevedibile, diciamo che ce la siamo cercata, ma, benedetto iddio, mi dite come si fa a non esultare ad un gol vittoria al 92' fuori casa? La vedo difficile. Sono certo che la situazione sarebbe accaduta anche a parti invertite. Precauzionalmente siamo rimasti in tribuna stampa per una ventina di minuti lasciando defluire il pubblico inviperito per poi scendere regolarmente in sala stampa. Ma all'uscita dallo stadio, gli stessi tifosi, evidentemente avendomi riconosciuto, hanno continuato ad insultarmi e a minacciarmi. Le forze dell'ordine mi hanno dato una grande mano proteggendomi finché non è arrivato il taxi.
Aveva ragione Dante: Ahi Pisa vituperio delle genti..."
Buona giornata
Massimo
Ieri ho visto una sola squadra in campo, appunto la nostra, che ha avuto le redini del gioco dal primo minuto fino all'ultimo, una squadra che col 433 (e non 442), ha dato dimostrazione di robustezza e incisività esaltando le qualità di tutti. Cosa che è pressoché mancata sempre dal momento che abbiamo tutti assistito a primi tempi scoraggianti e secondi migliori ma mai uniformi. E ieri con questo nuovo schema il Bari ha dominato letteralmente. Meglio il primo tempo dove si è procurato due opportunità per far gol e due punizioni dal limite che avrebbero dovuto battere meglio, un po' meno bene nel secondo dove pur dominando non si è procurato molte occasioni. Il Pisa non è mai apparso nel mio radar, non so nei vostri. Nemmeno un tiro in porta, diamine. Per quanto mi sforzi di essere obiettivo faccio fatica a sprecare imparzialità. Si, d'accordo, hanno giocato per tre quarti di gara in dieci, ma almeno un tiro in porta era lecito e logico attendercelo, non trovate? In fondo giocavano in casa. Ed invece il nulla. Così il Sudtirol. Mi domando come abbiano fatto a raggiungere i primi dieci. In fondo alla classifica ci sono squadre nettamente più forti. Forse sono "scoppiate", hanno dato tutto e ne pagano le conseguenze ma non dimentichiamo che il Bari ha anche i suoi meriti perché bravo a non farli giocare.
A molti sarà sfuggito, ma ieri il Bari ha sfatato un tabù, vale a dire quello per cui non riesce a vincere senza Maiello. Era ora. E bravo Mignani a non snaturare ruoli (Maita ad esempio) e ad innestare gli uomini giusto, penso a Bellomo ed Esposito, Mignani è un allenatore dalle idee chiare, molto coraggioso e che sta raccogliendo quanto sta seminando con le sue idee vincenti da due anni a questa parte. E chi lo critica è in malafede o non capisce nulla di calcio.
Servono ora forze e idee fresche, con Morachioli, con quanti han fatto molta panchina ed il 433 o il 442, la strada sembra tracciata per il rush finale. Giocare ancora col 4312 e coi soliti potrebbe essere rischioso dal momento che ci conoscono tutte. Meglio idee nuove, novità insomma.
Una nota di merito a Mirco Antenucci che dimostra ancora quanto sia importate ed insostituibile in questa squadra, un giocatore che si sacrifica, che smista palloni, che li controlla senza perderli, e che dimostra quella freddezza e professionalità non riscontrabile in molti nel realizzare un rigore al 92'. Non tutti ne sono capaci. In quei frangenti, nel recupero, è facile non mantenere la giusta concentrazione e, dunque, è facile sbagliare, ma lui no, non sbaglia perché è un grande giocatore al pari di Di Cesare. E di tutti, ovviamente.
Una nota a margine: al gol di Antenucci noi giornalisti baresi abbiamo urlato di gioia facendo incazzare i tifosi pisani che hanno replicato con insulti e minacce. Per carità, era prevedibile, diciamo che ce la siamo cercata, ma, benedetto iddio, mi dite come si fa a non esultare ad un gol vittoria al 92' fuori casa? La vedo difficile. Sono certo che la situazione sarebbe accaduta anche a parti invertite. Precauzionalmente siamo rimasti in tribuna stampa per una ventina di minuti lasciando defluire il pubblico inviperito per poi scendere regolarmente in sala stampa. Ma all'uscita dallo stadio, gli stessi tifosi, evidentemente avendomi riconosciuto, hanno continuato ad insultarmi e a minacciarmi. Le forze dell'ordine mi hanno dato una grande mano proteggendomi finché non è arrivato il taxi.
Aveva ragione Dante: Ahi Pisa vituperio delle genti..."
Buona giornata
Massimo