Michele Mignani, nel corso della conferenza stampa pre-Cittadella, ha parlato della corsa promozione, con il Genoa atteso dalla gara di Bolzano: "Se non avessimo vinto a Pisa avremmo perso le speranze per la promozione diretta. Il Genoa ha tutto nelle sue mani. Noi abbiamo un lumicino di speranza e dobbiamo tenerlo acceso battendo il Cittadella. Le polemiche sul Bari? Non seguo, ognuno tira l’acqua al suo mulino. Io guardo in casa nostra. Tutti i punti che abbiamo fatto ce li siamo meritati. Bisogna accettare le decisioni arbitrali".
Il segreto di questo Bari per Mignani è il gruppo: "È normale che nell’arco di una stagione qualcuno trovi più spazio. Per me non ci sono preclusioni verso nessuno. Siamo nel momento più importante della stagione e tutti daranno il loro contributo. C’è voglia sempre di tenere coinvolti tutti. Questa è una rosa che nei singoli penso si equivalga. Devi guardare la settimana di lavoro. Ci sono due-tre giocatori che possono essere una risorsa da qui in avanti".
La chiave del successo il passaggio al nuovo modulo: "Io non mi ritengo un’integralista. Nella prima parte della stagione la squadra aveva un’identità e non avevamo quindi esigenza di cambiare. Quando hai giocatori che stanno bene devi sfruttare le loro caratteristiche. Abbiamo utilizzato diversi sistemi di gioco. A volte ci è andata bene, altre no. Bisogna essere bravi a capire quando cambiare. Questa è una crescita anche per me che non sono espertissimo, ma inizio a avere qualche partita sulle spalle".
Il tallone d'Achille restano i calci d'angolo: "Non siamo riusciti a fare un solo gol su corner. Ci lavoriamo con costanza in settimana. A Pisa li abbiamo anche calciati bene, ma adesso bisogna buttarla dentro. È importante perché nel calcio tante squadre vincono partite con i calci piazzati".Chiosa finale su Ceter, recuperato dopo un periodo ai box: "Damir lo abbiamo avuto a tratti, è molto intelligente. Avremmo voluto dargli maggiori opportunità, ed è successo per sole due partite. Ora lo stiamo gestendo, ma mi sembra che stia bene".
Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 29 aprile 2023 alle 10:55
Autore: Claudio Mele
Il segreto di questo Bari per Mignani è il gruppo: "È normale che nell’arco di una stagione qualcuno trovi più spazio. Per me non ci sono preclusioni verso nessuno. Siamo nel momento più importante della stagione e tutti daranno il loro contributo. C’è voglia sempre di tenere coinvolti tutti. Questa è una rosa che nei singoli penso si equivalga. Devi guardare la settimana di lavoro. Ci sono due-tre giocatori che possono essere una risorsa da qui in avanti".
La chiave del successo il passaggio al nuovo modulo: "Io non mi ritengo un’integralista. Nella prima parte della stagione la squadra aveva un’identità e non avevamo quindi esigenza di cambiare. Quando hai giocatori che stanno bene devi sfruttare le loro caratteristiche. Abbiamo utilizzato diversi sistemi di gioco. A volte ci è andata bene, altre no. Bisogna essere bravi a capire quando cambiare. Questa è una crescita anche per me che non sono espertissimo, ma inizio a avere qualche partita sulle spalle".
Il tallone d'Achille restano i calci d'angolo: "Non siamo riusciti a fare un solo gol su corner. Ci lavoriamo con costanza in settimana. A Pisa li abbiamo anche calciati bene, ma adesso bisogna buttarla dentro. È importante perché nel calcio tante squadre vincono partite con i calci piazzati".Chiosa finale su Ceter, recuperato dopo un periodo ai box: "Damir lo abbiamo avuto a tratti, è molto intelligente. Avremmo voluto dargli maggiori opportunità, ed è successo per sole due partite. Ora lo stiamo gestendo, ma mi sembra che stia bene".
Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 29 aprile 2023 alle 10:55
Autore: Claudio Mele