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    5-7-23 sfogo di Massimo Longo su Facebook

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    Messaggio Da SABVANBARI Mer 5 Lug - 14:01

    Ma se io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto e attuali conclusioni. Per chi vuole ascoltare o leggere e a xxxx tutto il resto.
    Sono vietate le offese per il quale c'è il ban immediato.

    Nel mondo del calcio, le opinioni e le simpatie per i dirigenti e i proprietari dei club possono essere molto soggettive. Alcuni potrebbero essere critici nei confronti dei De Laurentiis per ragioni legate a scelte di gestione, politiche sportive o anche questioni personali, altri perché spinti da sentimenti diffusi di frustrazione nel vederli raggiungere obiettivi prestigiosi, naturalmente considerano la dimensione entro cui lavorano (Napoli, ad esempio, storicamente non è mai stata una società da prime posizioni se non con Maradona e coi De Laurentiis, non paragonabile alle strisciate che da sempre sguazzano tra le prime posizioni anche se ai limiti della legalità, anzi, in alcuni casi anche oltre) coi bilanci in ordine differentemente da altri club che si indebitano fin oltre al collo (l'Inter, così, giusto per la cronaca, è indebitata per oltre un miliardo e duecento milioni e continuano a farla iscrivere, mentre il Bari o la Reggina con ottocentomila-due milioni di euro di debito le scaraventano in D, mentre addirittura il Lecco rischia di non fare la B per lo stadio) e non vincono nulla se non uno scudettino una tantum, (fanno eccezioni quelle squadre che vincono dieci scudetti di fila con le truffe). È possibile che alcune persone siano gelose dei successi ottenuti dalla famiglia De Laurentiis o possano vedere i loro metodi di gestione come poco tradizionali o discutibili per i loro gusti perché sospinti da indigestione personale verso di loro e non, magari, per una motivazione oggettivamente e rispettabilmente criticabile. E a quanto leggo qua e là, ce ne sono tanti, chi tifosi di strisciate pronti a fucilare ogni mossa dubbia dei De Laurentiis, sia tifosi che non li sopportano, sia chi li criticano per altri motivi (questi ultimi da me rispettati). Non parliamo di 4 persone, ma di tantissimi.
    D'altra parte, è anche vero che la famiglia De Laurentiis ha dimostrato di saper gestire i club in modo efficiente, ottenendo risultati positivi coi bilanci sani, tanto da arrivare sempre tra le prime quattro, partecipazioni ogni anno nelle competizioni europee fino ad arrivare vicini alle finali, con la ciliegina sulla torta dello scudetto. Senza debiti. Con i fegati che rodono.
    Il fatto che paghino le tasse puntualmente, che siano in regola con l'iscrizione ai campionati e che non incorrano in penalità o in fallimenti, è sicuramente un aspetto lodevole che, forse, fa versare succhi di bile a tanti, perché non si spiega diversamente tanto astio verso una famiglia che gestisce società di calcio in modo esemplare. Perché parlare così vuol dire parlare coi fatti e non perché si è filosocietari, lo dico per qualche imbecille che ancora mi assoggetta alla società. Quando, e se, mi dimostrerete il contrario sarò felice di cospargermi il capo di cenere. Ma temo che non accadrà mai. Ribadisco ancora una volta che il sottoscritto dalla società riceve solo cordiale indifferenza e le notizie dall'Ufficio stampa al pari di tutti i colleghi. Questo sempre rivolgendomi ai 4 imbecilli che pensano a male.
    Tuttavia, nel mondo del calcio, le emozioni e le passioni possono spesso influenzare le opinioni delle persone. Le rivalità storiche, l'invidia o anche la semplice preferenza per altre squadre o proprietari possono giocare un ruolo nel modo in cui alcune persone percepiscono i De Laurentiis.
    Quello che da sempre, antropologicamente, si percepisce in tutto il suo splendore qui a Bari è l'etichetta di città provinciale, nel senso di “minus”, e la mancanza di un'immagine metropolitana. È importante ricordare, però, che l'etichetta di "città provinciale" non è necessariamente negativa e non dovrebbe definire interamente l'identità di una città, ma chi denigra i De Laurentiis tendono a dare dei “provinciali” ai tifosi del Bari che credono nella famiglia, naturalmente in senso dispregiativo perché per costoro essere tifosi del Bari è da volgari provinciali. Stanno parlando proprio loro, baresi, che tifano per le strisciate da sempre, appunto, il non plus ultra del provincialismo, come gli abitanti di Nardò o di Ortanova o di Poggiorsini coi loro Milan club, Inter club o Juve club, tipico atteggiamento da provinciale. E si permettono di dare del provinciale, in tono dispregiativo, ai baresi che tifano Bari. Strano il mondo a volte.
    Bari è la capitale della regione Puglia ed è un importante centro economico e culturale nella zona. Ha una storia millenaria, un patrimonio culturale ricco anche se ultimamente un po' sbiadito ma sempre vivido, e un ruolo significativo nel contesto regionale e nazionale. Ogni città ha le proprie caratteristiche e peculiarità che la rendono unica, e Bari non fa eccezione. Ed il calcio, se gestito in modo oculare e con abilità, potrebbe contribuire a darne una spinta decisiva per il decollo verso altri lidi più consoni ad una città che, nella sua metropolitanità, conta un milione e trecentomila abitanti, mica 28mila come Empoli.
    Invece a Bari è così, c’è poco da fare. Si cerca di disfarsi di questo status di potenziale città cosmopolita, a Bari non si accetta lo straniero, il forestiero, colui che osa prendere le redini di un qualcosa che apparitene geneticamente alla gente locale per darne lustro, no. A Bari si preferisce consegnare la “cosa barese” ai baresi, magari senza grosse disponibilità economiche che promettono mari e monti, che promettono di far diventare il Bari come la Juventus del Sud o di fare entrare il Bari in Europa dalla porta principale ed invece lo dirottano verso i fallimenti, così da poter aver le porte aperte per una massiccia dose di clientelismo che il forestiero non garantirebbe mai. Perché a certi baresi questo piace. Del resto si veda cosa fanno i De Laurentiis a Napoli: hanno vietato da sempre l’elargizione dei biglietti gratuiti ai tifosi di curva, non hanno agganci con la politica, men che meno con il sindaco (non ne avevano nemmeno con De Magistris & C.), e questo provoca loro un gran versamento di bile fino a sfociare nell’odio verso la proprietà.
    Preciso, per i diffidenti, che Luigi De Laurentiis intrattiene solo dei rapporti di buon vicinato con il Sindaco barese ma senza tornaconti personali. Tra l’altro il Sindaco Decaro sottoscrive da sempre regolare abbonamento allo stadio, giusto per la cronaca, al pari di assessori e consiglieri comunali cosa che, ricorderete, non accadeva coi Matarrese e successori. L’evidenza dice questo, e chi pensa il contrario è in chiara malafede. E nessuno mi venga ad eccepire che io sia pro società o pro sindaco: io sono abituato a parlare coi fatti, e i fatti mi inducono a dire, con assoluta certezza, che i De Laurentiis hanno prodotto risultati qui a Bari, non ne parliamo a Napoli, e poi io non volto PD essendo un elettore di sinistra (dico sinistra, non quel coacervo di riciclati e di scarti che è il centrosinistra). Poi datemi pure del filo societario, evidentemente avete dei problemi di comprensione, non riuscite a capire, fatevi vedere da un buon medico.
    E questo, a Bari, dà molto fastidio perché i forestieri, per costoro, sono veri e propri invasori, dei barbari, dei saraceni che non si lasciano corrompere da nessuno. Del resto Bari, in fondo, nonostante il suo status di città metropolitana e le sue potenziali attrattive turistico-culturali, è pur sempre un grande paesone che vive di questi miseri espedienti per emergere dal nulla più totale. E neppure il taumaturgo Nicola da Myra può fare tanto, lui protettore dei forestieri. Tant'è che molti tifosi non riconoscono nemmeno il proprio santo protettore, salvo, però, ipocritamente andare alla messa della notte del sei dicembre a venerarlo al sorso di una cioccolata calda o perdersi tra le bancarelle delle nocelline dell'otto maggio. Le contraddizioni tutte baresi. Venerano San Nicola amante dei forestieri, dicono che l'accoglienza è la loro prerogativa, ma non sopportano i De Laurentiis. Valli a capire.
    Lungi da me, naturalmente, difendere la società anche perché spesso, non ultimo proprio due giorni fa, l'ho criticata per il suo ingiustificato silenzio, il mio è solo un esercizio descrittivo di ciò che avviene in questa città dove l’imperativo è abbattere chi sta tentando di costruire qualcosa di bello, di positivo, di ambizioso, nel nostro caso la squadra di calcio che dei loschi faccendieri, dei miserabili, dei farabutti, degli insensibili e degli incoscienti l’hanno mandata all’inferno con l’aiuto dei suddetti “tifosi” che di passione non hanno nulla se non opportunismo, i quali, in genere, fanno crociate verso chiunque, forestiero, che provi a dar lustro alla città: aziende, catene di negozi, vedasi Eataly e i mal di pancia verso il torinese Farinetti, la Fiera del Levante e gli scomodi bolognesi che hanno stretto i rubinetti dei biglietti gratis, Benetton in Via Sparano non visto di buon occhio e tanti altri marchi e brand poco accettati.
    Insomma, tutto ciò che viene intaccato da forestieri che cercano, investendo capitali, di dare una mano a far tornare a brillare la città, magari anche sbagliando, non viene mai accettato in pieno da certi baresi con il vizio levantino.

    Io credo che Bari non sia ancora pronta - per la verità non lo è mai stata - ad accogliere un forestiero pronto a contribuire, investendo soldi propri per un progetto ed un obiettivo preciso e con un occhio ai bilanci, ad elevare la città dal rango di città paesana, provinciale, ad un altro più moderno, cosmopolita, più idoneo al suo status di città metropolitana a cui piace presentarsi al turista con la birra peroni tra le dita, magari col mignolo alzato, col panzerotto di Largo Albicocca, con la focaccia con puntuale pomodoro gettato per terra, col polpo, col fuorviante striscione “Sii felice sei a Bari”, con la sgagliozza, con le popizze, con Nunzia delle orecchiette, con le bancarelle della sagra paesana di San Nicola, con le fornacelle abusive, cona le “cassanate” di Antonio Cassano e quant'altro che fanno di Bari un grosso paese. Perché il mondo intero così ci rappresenta e noi ne siamo contenti e soddisfatti. Perché ai baresi che non amano De Laurentiis questo piace.
    E allora sapete cosa vi dico? E lo dico davvero: nella speranza che mi leggano, mi auguro che i De Laurentiis ci ripensino nell'investire nel calcio a Bari. Che vadano via, che ci lascino agli imprenditoruncoli di Spinazzola o di Valenzano, che non cedessero il Bari ai fondi americani o arabi. Tra i tifosi c'è gente che pagherebbe per tornare a sguazzare nella mediocrità coi rischi di fallimento, con il ritorno al clientelismo, senza dimenticare gli avversari strisciati della famiglia che, salpando da Bari, leverebbero il disturbo pda una potenziale concorrenza calcistica. Mai sia il Bari si consolida in A, magari va in Europa perché al barese tifoso del Milan gli prende una goccia, come diciamo a Bari. Perché è così. Inutile prenderci in giro. Inutile che qualcuno se la prende, perché questa è la verità, questa è la foto di Bari oggi, e soprattutto questa è la dimensione di Bari che prende sullo stomaco chi decide di “toccare” le cose baresi per darne lustro. Si vuole andare in serie A, si chiede l'Europa, si proclama che “meritiamo di più” che “Bari merita rispetto” da sempre e poi preferisce tornare a gestioni familiari con tutto ne consegue. Le stranezze baresi. Si fa per dire, perché di strano non c'è nulla, è tutto chiaro e cristallino. Il disegno è ben evidente. Faccio bene, io, ad avere simpatie per il Toro, squadra non strisciata e tendenzialmente sfigata. Ne sono orgoglioso.
    Obiettivo per costoro, con la loro strategia del “Regime dell'insopportazione” in stile Rivoluzione francese, è cercare di far breccia nella Bastiglia di Via Torrebella alla conquista della ricotta perduta. Quella skuanta, ovviamente. Così da fallire un’altra volta. Del resto come diceva Samuel Beckett: “Ho fallito, non importa, riproverò, fallirò meglio“.
    E' inutile, rustica progenie sempre villana fuit. C'è niente da fare.
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    Messaggio Da SABVANBARI Mer 5 Lug - 14:02

    è un tantino prolisso! però se un giornalista vuol spiegare bene il suo pensiero è doveroso allungarsi. nella sostanza sono in linea col suo pensiero.
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    Messaggio Da colino e marietta Gio 6 Lug - 7:47

    Non posso che fare i complimenti all'amico Massimo per aver parlato esplicitamente: le sue parole sono chiare e rappresentano, purtroppo, buona parte del tifo barese, lo stesso che applaude la curva per le straordinarie coreografie ma, quando le cose non vanno bene, se ne esce con "angor dret a u Baar sciate!"........una vergogna per noi tifosi e per la Città tutta!
    Solo una considerazione sulla rappresentazione della Città: tutto ciò che lui ha citato, non è necessariamente un male o da città provinciale, perché anche Roma Caput Mundi viene goliardicamente rappresentata anche da un cacio e pepe o un carciofo alla giudia, o da Rugantino o dal biondo Tevere.........
    Per tutto il resto, compreso il giudizio sul PD e la pseudo sinistra italiana, solo applausi per Massimo con il quale non mi dispiacerebbe chiacchierare davanti a un bel "espressino" (tanto per citare un particolare caffè tipicamente Barese")

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    5-7-23 sfogo di Massimo Longo su Facebook Empty Re: 5-7-23 sfogo di Massimo Longo su Facebook

    Messaggio Da Massimo Longo Gio 6 Lug - 8:50

    colino e marietta ha scritto:Non posso che fare i complimenti all'amico Massimo per aver parlato esplicitamente: le sue parole sono chiare e rappresentano, purtroppo, buona parte del tifo barese, lo stesso che applaude la curva per le straordinarie coreografie ma, quando le cose non vanno bene, se ne esce con "angor dret a u Baar sciate!"........una vergogna per noi tifosi e per la Città tutta!
    Solo una considerazione sulla rappresentazione della Città: tutto ciò che lui ha citato, non è necessariamente un male o da città provinciale, perché anche Roma Caput Mundi viene goliardicamente rappresentata anche da un cacio e pepe o un carciofo alla giudia, o da Rugantino o dal biondo Tevere.........
    Per tutto il resto, compreso il giudizio sul PD e la pseudo sinistra italiana, solo applausi per Massimo con il quale non mi dispiacerebbe chiacchierare davanti a un bel "espressino" (tanto per citare un particolare caffè tipicamente Barese")
    Caro amico mio, grazie intanto per le tue parole che mi aiutano ad insistere in questo mondo parecchio equivoco e losco che quello dle giornaiismo dove si convive tra invide, ingtratitudine, scopiazzamenti e tante cattiverie, essendo io un "cane sciolto" senza particolari padroni se non i miei editore che nel corso delgi anni e in ogni testata presso cui ho prestato il mio servizio, mi hanno sempre lasciato carta bianca in quanto conoscevano bene la mia penna capace di colpire senza ricevere denunce, del resto ho vinto quattro premi per questo. ma lasciamo perdere, era solo una considerazione a seguire coi tuoi complimenti. Vedi, caro amico, Roma avrà pure il cacio e pepe, il suo mitico Rugantino, gli squisiti carciofi alla giudia (che bontà!), però tranne che per un anno, la sua squdra di calcio è n serie A da 110 anni. La Lazio, più o meno, lo stesso. Il Napoli che ha la sfogliatella, il babà, la pizza, Pulcinella, i De Filippo, Totò, è considerata la culla della filosofia greca, e ha insito un odore forte, pregno di cultuira fino alla nausea, è in serie A da sempre. Anche Milano ha la sua buona cotoletta ed il celebre risotto allo zafferano, Torino il suo buon gianduiotto, Genova il pesto, De Andrè, il cantautorato e la Lanterna eppure le reciproche squdre sono in serie A da quasi sempre e comunqeu la serie A è la loro "casa" dove devono stazionare per definizone. I campionati, certo, non si misurano sulle specialità culinarie e sull'arte e sulla cultura, ma quello che volevo solo far capire che Bari è conosciuta al mondo intero per quegli stereotipi e non certo per la cultura. A Bari abbiamo solo uno sconsociuto al mondo Niccolò Piccinni, con la sua casa nella città vecchia chiusa da sempre, per il quale se vai a chiedere alla metà (forse più) degli abitanto nemmeno lo conoscono se non forse come statua al Corso (seppure). E non sarà un caso che il Bari arranca sempre anche in serie A. Per questo dicevo che con i De Laurentiis, grazie al calcio, potremmo essere conosciuti anche per essere una società modello, virtuosa che staziona sempre in serie A e che fa puntate anche in Europa con tanto di tv che mandano le gare in diretta perchè rimango dell'avviso che con questa famglia, che si può amare o odiare ma verso la quale nessuno può dire nulla sull'operatività e sui risultati conseguiti sia a Napoli che a Bari in soli 5 anni, si può davvero andare lontano e ambire a qualcosa di più prestigioso che una risicata salvezza in serei A all'ultima gionata savo poi retrocedere miserabilmente l'anno dopo, o un chilo di orecchiette da Nunzia, o un cono di sgagliozze dalla mitica Maria dietro al cattedrale. Bari è altro, ma quest'altro, purtroppo, non è abbastanza conosciuto per colpa, appunto, di questi maledetti-benedetti stereotipi che ne riducono la bellezza. Il calcio, con i De Laurentiis, può dare la spinta decisiva per rendere omogenea la sua bellezza. Questo il concetto. Ma fateglielo capire qi detrattori che sguazzano nel luppolo della peroni e nel grano della focaccia per le quaii si accontentano e vivono beati. Mentre a Napoli, con la sfogliatella, vincono scudetto e arrivano sempre nei primi 4 posti del campionato giocano in Champons fino ai quarti-semifinali.

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    Messaggio Da Massimo Longo Gio 6 Lug - 8:55

    SABVANBARI ha scritto:è un tantino prolisso! però se un giornalista vuol spiegare bene il suo pensiero è doveroso allungarsi. nella sostanza sono in linea col suo pensiero.
    E si, che ci vuoi fare, è una mia caratteristica da sempre perchè mi piace entrare nel merito del concetto spiegandolo bene fino al punto di far sembrare che parli e non che scriva. Anche a scuola ricordo che i professori, in occasione dei compiti di italiano in classe mi rimproveravano di essere un po' troppo prolisso ma non me lo facevano mai pesare dicendo che, in fondo, non era una critica ma una constatazioine. Diciamo che mi consigliavano di essere più sintetico ma non ci riuscivo sempre. E il mio 8, e talvolta anche 9, me lo beccavo sempre e comunque. Molto meno in matematica, geometria e in fisica dove ero abbastanza scarso.
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    Messaggio Da SeriAmente Gio 6 Lug - 9:22

    E' più forte di me, mi succede anche quando devo leggere post pubblicati su altri siti (politica) che 'peccano' di prolissità. Non li leggo e mi scuso con Massimo Longo che apprezzo per la sua competenza. Non lo so, è come un rigetto. Potrei dire 'complimenti' a prescindere ma sarei ipocrita. Quando iniziai a scrivere (di politica) nel 2007 per me fu una grande scoperta e mi ci tuffai con tutto l'entusiasmo, poi mi feci prendere la mano dalla 'logorroità' e la coordinatrice mi redarguiva (mi diceva: "Guardi che se si dilunga, non la legge nessuno"). Ora ho trovato il senso della misura e i commenti degli altri sono aumentati. Un cordiale saluto a Massimo Longo che merita un ringraziamento per la sua disponibilità a partecipare, da protagonista, al nostro forum. Se fosse possibile, non solo come protagonista dei suoi articoli ma anche per l'ordinario, cioè della quotidianità dei vari eventi.

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    Messaggio Da SABVANBARI Gio 6 Lug - 9:28

    Massimo Longo ha scritto:
    SABVANBARI ha scritto:è un tantino prolisso! però se un giornalista vuol spiegare bene il suo pensiero è doveroso allungarsi. nella sostanza sono in linea col suo pensiero.
    E si, che ci vuoi fare, è una mia caratteristica da sempre perchè mi piace entrare nel merito del concetto spiegandolo bene fino al punto di far sembrare che parli e non che scriva. Anche a scuola ricordo che i professori, in occasione dei compiti di italiano in classe mi rimproveravano di essere un po' troppo prolisso ma non me lo facevano mai pesare dicendo che, in fondo, non era una critica ma una constatazioine. Diciamo che mi consigliavano di essere più sintetico ma non ci riuscivo sempre. E il mio 8, e talvolta anche 9, me lo beccavo sempre e comunque. Molto meno in matematica, geometria e in fisica dove ero abbastanza scarso.
    essere "prolissi" è sintomo di voler essere chiari e non lasciare dubbi e non lo trovo sbagliato. nel mondo virtuale quale è anche questo forum i testi prolissi possono allontanare i pigri! per questo l'ho scritto a mo di invito a leggerlo tutto, a me il tuo modo noi scrivere piace e non solo perchè spesso è allineato al mio pensiero; solo che io non la tua stessa bravura. continua cosi e grazie anche per i tuoi interventi sul forum che ci onorano
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    Messaggio Da Massimo Longo Gio 6 Lug - 9:40

    SeriAmente ha scritto:E' più forte di me, mi succede anche quando devo leggere post pubblicati su altri siti (politica) che 'peccano' di prolissità. Non li leggo e mi scuso con Massimo Longo che apprezzo per la sua competenza. Non lo so, è come un rigetto. Potrei dire 'complimenti' a prescindere ma sarei ipocrita. Quando iniziai a scrivere (di politica) nel 2007 per me fu una grande scoperta e mi ci tuffai con tutto l'entusiasmo, poi mi feci prendere la mano dalla 'logorroità' e la coordinatrice mi redarguiva (mi diceva: "Guardi che se si dilunga, non la legge nessuno"). Ora ho trovato il senso della misura e i commenti degli altri sono aumentati. Un cordiale saluto a Massimo Longo che merita un ringraziamento per la sua disponibilità a partecipare, da protagonista, al nostro forum. Se fosse possibile, non solo come protagonista dei suoi articoli ma anche per l'ordinario, cioè della quotidianità dei vari eventi.
    Caro amico, grazie per il tuo intervento e per la tue indiscusse ed evidenti obiettività, correttezza e sincerità che apprezzo molto. Non preoccuparti, capisco bene il tuo rigetto. Del resto non posso piacere a tutti. Anche se mi lascio prendere dall'illusione che, in fondo, la gente legge libri (cosa molto rara oggi) e, dunque, se legge libri possono leggere me. Per fortuna, però, che c'è sempre qualcuno audace che mi legge fino alla fine, anzi ora ch eci penso sono tantissimi. Mi bastano questi. In fondo, come cantava Guccini, "Spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato, dei furbi e prepotenti da sempre non abbocco e al fin della licenza, io non pedono e tocco (con la spada, nel mio caso con la penna)!" riferendosi a Cirano di Bergerac che soffriva molto fino alla frustazione per il celebre naso lungo che gli precludeva ogni possibilità di innamoramento e nelle faccende quotidiane. Naturalmente non mi riferisco a te. E nemmeno a me che ho il naso normale ed una discreta capacità di innamoramento e di far si che le donne si innamorino di me, anche se ormai è acqua passata da tempo. Ormai sono vecchio e tendenzialmente rimbambito. E le donne giustamente mi evitano
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    Messaggio Da SeriAmente Gio 6 Lug - 12:52

    Massimo, io non critico il contenuto. Quando ti ho letto ho sempre apprezzato le tue analisi, io ho solo espresso un giudizio sul Longo metraggio che è grasso che cola mentre un po ' di messa a dieta non farebbe male.
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    Messaggio Da Massimo Longo Gio 6 Lug - 13:16

    SeriAmente ha scritto:Massimo,  io non critico il contenuto.  Quando ti ho letto ho sempre apprezzato le tue analisi,  io ho solo espresso  un giudizio sul Longo metraggio  che è grasso che cola mentre un po ' di messa a dieta non farebbe male.
    Mah, guarda, non mi pare di averti mosso critiche sul tuo legittimo giudizio su di me così come ho capito che non critichi i miei contenuti. Ho capito bene quello che hai scritto, questo ho detto. Mi son solo limitato a precisare che so perfettamente della mia prolissità e pertanto sei/siete padronissimi di non leggermi, non me prendo affatto, tanto, per contro, ne ho tanti altri che mi leggono nonostante la mia lunghezza. Se non mi leggesse davvero nessuno mi sarei preoccupato. Poi ho spaziato un po' con la letteratura citando Cirano de Bergerac per far capire meglio, in modo ironico, il mio concetto ma, credimi, non ho pensato minimamente di contestare il tuo non volermi leggere. E poi ti ho anche ringraziato per ciò che pensi di me. Che dirti: proverò a mettere a dieta la mia penna, anzi la mia tastiera.
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    Messaggio Da SeriAmente Gio 6 Lug - 13:25

    Tranquillo Massimo, siamo stati entrambi corretti.
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    Messaggio Da SABVANBARI Gio 6 Lug - 14:21

    SeriAmente ha scritto:Tranquillo Massimo,  siamo stati entrambi corretti.
    meglio col latte e non con la grappa  cat

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