TuttoBari - Binda: "Il Bari non ha bisogno di rivoluzioni, servono 5-6 giocatori. Cessioni dei big? Si può investire a prescindere. Campionato? Inizierà a settembre"
E' un momento di attesa in casa Bari. Tra pochi giorni partirà ufficialmente il ritiro ma il calciomercato è ancora alle fasi iniziali. Abbiamo provato ad analizzare la situazione insieme a Nicola Binda, noto giornalista della Gazzetta dello Sport e attento osservatore del campionato cadetto. Queste le sue parole ai nostri microfoni, ripartendo dalla delusione playoff: "Non è stato facile digerire quella sconfitta. Ero allo stadio quella sera e a fine gara il pubblico applaudì tutti i giocatori, fu un bellissimo gesto. Questo clima ha aiutato a metabolizzare ma adesso i tifosi si aspettano un miglioramento, cioè che l'obiettivo minimo sia la Serie A. Però è un campionato troppo difficile per sbilanciarsi. Il nuovo Bari deve ancora nascere. Bisogna comprendere l'ossatura della prossima squadra e non si conoscono bene il valore delle avversarie, anche se 3-4 favorite si intravedono. Capisco i tifosi del Bari, che hanno ansia, fame e voglia ma devono riconoscere che possono fidarsi in questa società e nel direttore".
Il duo Polito-Mignani: "Conferme meritatissime. Il direttore ha voluto comprendere se il mister se la sentisse ancora di dare continuità al suo lavoro. Poteva anche dire basta mentre Mignani, superata la delusione, ha riferito a Polito di essere pronto a ripartire e ad alzare l'asticella. E' stato un gran segnale di fiducia e poter ripartire da queste due certezze è un grande vantaggio".
Il punto su calciomercato e rosa in costruzione: "Non sono arrivati dei rinforzi ma il Bari non sta dormendo. Ha pianificato la sua strategia e farà una squadra competitiva. Bisogna avere pazienza, i giocatori arriveranno, c'è ancora un mese e mezzo di mercato. Intanto non devono fare rivoluzioni, servono principalmente 5-6 giocatori".
Le situazioni di Caprile e Cheddira, big in uscita, non rappresentano un problema: "Gli investimenti possono essere fatti a prescindere dalle cessioni. Il Bari non è costretto a vendere. Se arrivassero offerte irrinunciabili, giusto lasciarli andare. Non è una necessità come per altre società che hanno l'acqua alla gola. Penso che il mercato in uscita non sia legato a questioni economiche ma tecniche e motivazionali. Poi inoltre dobbiamo ricordare che ad esempio Cheddira vale tanto ma il 50% della vendita spetta al Parma, quindi non si tratta di cifre che cambieranno gli equilibri".
Chiosa finale sul prossimo campionato a forte rischio slittamento dopo il mancato ok all'iscrizione della Reggina: "Mi aspetto che la Federcalcio aspetti tutti i gradi di giudizio prima di ufficializzare l'organico e questo porterà ad un inizio ritardato di almeno 2-3 settimane, quindi direttamente a settembre. Se l'ultimo grado di giudizio è previsto il 29 agosto, si aspetterà quella data a meno che qualche società si arrenda prima ma è difficile".
di Gianmaria De Candia
fonte tuttobari.com
E' un momento di attesa in casa Bari. Tra pochi giorni partirà ufficialmente il ritiro ma il calciomercato è ancora alle fasi iniziali. Abbiamo provato ad analizzare la situazione insieme a Nicola Binda, noto giornalista della Gazzetta dello Sport e attento osservatore del campionato cadetto. Queste le sue parole ai nostri microfoni, ripartendo dalla delusione playoff: "Non è stato facile digerire quella sconfitta. Ero allo stadio quella sera e a fine gara il pubblico applaudì tutti i giocatori, fu un bellissimo gesto. Questo clima ha aiutato a metabolizzare ma adesso i tifosi si aspettano un miglioramento, cioè che l'obiettivo minimo sia la Serie A. Però è un campionato troppo difficile per sbilanciarsi. Il nuovo Bari deve ancora nascere. Bisogna comprendere l'ossatura della prossima squadra e non si conoscono bene il valore delle avversarie, anche se 3-4 favorite si intravedono. Capisco i tifosi del Bari, che hanno ansia, fame e voglia ma devono riconoscere che possono fidarsi in questa società e nel direttore".
Il duo Polito-Mignani: "Conferme meritatissime. Il direttore ha voluto comprendere se il mister se la sentisse ancora di dare continuità al suo lavoro. Poteva anche dire basta mentre Mignani, superata la delusione, ha riferito a Polito di essere pronto a ripartire e ad alzare l'asticella. E' stato un gran segnale di fiducia e poter ripartire da queste due certezze è un grande vantaggio".
Il punto su calciomercato e rosa in costruzione: "Non sono arrivati dei rinforzi ma il Bari non sta dormendo. Ha pianificato la sua strategia e farà una squadra competitiva. Bisogna avere pazienza, i giocatori arriveranno, c'è ancora un mese e mezzo di mercato. Intanto non devono fare rivoluzioni, servono principalmente 5-6 giocatori".
Le situazioni di Caprile e Cheddira, big in uscita, non rappresentano un problema: "Gli investimenti possono essere fatti a prescindere dalle cessioni. Il Bari non è costretto a vendere. Se arrivassero offerte irrinunciabili, giusto lasciarli andare. Non è una necessità come per altre società che hanno l'acqua alla gola. Penso che il mercato in uscita non sia legato a questioni economiche ma tecniche e motivazionali. Poi inoltre dobbiamo ricordare che ad esempio Cheddira vale tanto ma il 50% della vendita spetta al Parma, quindi non si tratta di cifre che cambieranno gli equilibri".
Chiosa finale sul prossimo campionato a forte rischio slittamento dopo il mancato ok all'iscrizione della Reggina: "Mi aspetto che la Federcalcio aspetti tutti i gradi di giudizio prima di ufficializzare l'organico e questo porterà ad un inizio ritardato di almeno 2-3 settimane, quindi direttamente a settembre. Se l'ultimo grado di giudizio è previsto il 29 agosto, si aspetterà quella data a meno che qualche società si arrenda prima ma è difficile".
di Gianmaria De Candia
fonte tuttobari.com