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    5-12-23 Massimo Longo - il Bari si trova in una situazione difficile in vista della prossima gara

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    Messaggio Da SABVANBARI Mar 5 Dic - 18:16

    Il Bari si trova in una situazione difficile in vista della prossima gara, con l'infortunio di Diaw e la squalifica di Nasti che lasciano la squadra senza attaccanti di ruolo, o forse è meglio chiamarli centravanti, perchè di attaccanti.... ce ne abbiamo sette.
    La necessità di convocare Akpa Chuchwu diventa imperativa, anche se la mancanza di attaccanti, o meglio centravanti, è una problematica che il Bari ha portato su di sé con alcune scelte discutibili.
    La frase celebre "Chi è causa del suo mal pianga se stesso" sembra applicarsi perfettamente alla situazione attuale del Bari, che, seppur sfortunato, ha contribuito a crearsi da solo questo scenario. Inoltre, la mancanza di attaccanti di ruolo, o meglio centravanti, è un problema che affligge il Bari da tempo, con Nasti e Diaw che, pur non essendo centravanti fisici ma di movimento, hanno contribuito con i loro gol, quantunque pochini in 15 giornate, 16 con la Coppa Italia.
    Scrissi, all'epoca, non appena i fiochi lumi della ragione cominciarono ad eliminare l'offuscamento del mio 11 giugno, in vista del mercato, consapevole che Antenucci e Cheddira sarebbero partiti, che si sarebbero resi necessari almeno tre attaccanti di spessore, o meglio centravanti (lo sto ribadendo apposta, ovviamente). Ne è arrivato uno acerbo di 20 anni e un altro fragile muscolarmente alla Barreto (ma almeno lui segnava) senza alcuna garanzia che potesse andare in doppia cifra anche da sano (non voglio paragonarlo a Ceter, però, insomma, siamo lì, quanto meno a numero di infortuni), o alla Romizi che - ricorderete - a causa dei mille problemi muscolari saltarono diverse partite, anzi, uscendo dal campo anche nel corso di alcune delle stesse. Con l'aggiunta di un simpatico baby proveniente dalla primavera, Akpa Chukwu, già a segno a Pisa e poi tornato nell'anonimato tra panchina e tribuna, ed un albanese misterioso numerato regolarmente, Ahmetaj, maglia 74 ufficiale, ma mai preso in considerazione. Ora, francamente, non ho idea come si arrangeranno sabato. Con ogni probabilità torneranno a convocare Akpa Chukwu, o proveranno a mettere Aramu o Achik, dubito Sibilli.
    Alcuni giocatori stanno deludendo rispetto all'epoca di Mignani, evidenziando un calo generale di rendimento. Alcuni sembrano passeggiare in campo, altri sono palesemente fuori ruolo, altri ancora non sembrano sufficientemente concentrati, quasi pensassero ad altro, mentre la squadra ha bisogno di stringere i denti per evitare il rischio retrocessione, una prospettiva concreta data l'attualità se non cambia il trend.
    Le dichiarazioni di Polito sull'anno di transizione deposte a Telebari la settimana scorsa, possono aver influito negativamente, svuotando alcuni giocatori da obiettivi ambiziosi. Inoltre le sue recenti dichiarazioni sembrano diverse nei toni e nei contenuti rispetto a quelle degli anni precedenti, anche se la scarsa disponibilità economica è un fattore da considerare.
    La preoccupazione per le prospettive future è palpabile, e la domanda su cosa fare per limitare i danni emerge naturalmente. Il mercato, sebbene storicamente incerto e nel 90% dei casi inutile per chi si reca senza un euro in tasca, potrebbe essere l'unica soluzione realistica semmai il trend non dovesse cambiare. Tuttavia, trovare giocatori pronti e sani è una sfida, considerando che in genere vengono messi in vetrina quelli in condizioni precarie.
    La speranza di un miracolo emerge come un'alternativa, con la visione di un Bari che improvvisamente cambia rotta, inizia a vincere e risale posizioni. Tuttavia, la soluzione più realistica sembra essere un impegno serio nel mercato per assicurarsi giocatori di qualità e pronti all'uso. Altrimenti, il Bari rischia di dover affrontare un altro anno in C, una prospettiva difficilmente accettabile per la città.
    Chè la società, dunque, prenda seriamente in considerazione l'idea di prelevare dal bancomat della Filmauro qualche somma ingente, lo faccia per il nome e per il blasone ultrasecolare del Bari che ha alle spalle 30 campionati di A e 50 di B, senza dimenticare i tornei di A e B nei tornei misti, e che non è Lecco, nè Salò con tutto il rispetto per queste due società a cui auguro di salvarsi quest'anno.
    Se un'azienda decide di prendersi una società calcistica, sebbene a zero euro, al di là della politica imprenditoriale che, fino adesso - almeno a Napoli - ha riscosso successi e obiettivi ad impatto economico sostenibile, il buon senso vuole, ma soprattutto chiede, che occorre prendersi, sì, gli onori ma anche gli oneri.

      La data/ora di oggi è Lun 7 Ott - 10:52