La ‘non’ partita giocata dal Bari in casa contro la Reggiana riporta all’ordine del giorno il tema del mercato. La rosa biancorossa è stata mal costruita nel corso dell’estate e non sono bastati finora i tre interventi effettuati nel mercato di gennaio: l’organico a disposizione di Marino ha dei vuoti importanti in tutti i reparti.
Partendo dalla difesa, è certamente un tema quello dell’assenza di Di Cesare. Il capitano biancorosso è assente a causa di una lesione. Problemi fisici e di condizione, però, per un giocatore che va per i 41 anni erano da mettere in conto. La leadership e l’esperienza di Di Cesare non possono essere sopperiti da un pur gagliardo Emmanuele Matino. Anche Vicari, sempre positivo a inizio stagione, nelle ultime settimane sembra aver accusato un po’ di stanchezza. Un difensore centrale in più sarebbe sicuramente utile, anche per iniziare a costruire il dopo Di Cesare.
Resta ancora del tutto scoperta la casella del terzino sinistroalternativo a Giacomo Ricci. Dopo l’addio di Frabotta – in gol ieri con il suo Cosenza – la dirigenza biancorossa non è stata tempestiva nel trovare il suo sostituto. Tanti i profili sondati dal direttore Ciro Polito, ma per il momento Ricci non ha ancora un'alternativa.
Altro reparto che necessita ancora di qualcosa è il centrocampo. Ai nostri microfoni, qualche giorno fa, Francesco Valiani aveva detto: “Il centrocampo del Bari tendenzialmente non ha tantissimo ricambio tra i centrocampisti da inserimento e quelli che devono fare gol, come faceva il nostro Jacopo Dezi o come facevo anche io, o come il Benedetti dell’anno scorso”. Nulla di più vero. Il centrocampo del Bari conta attualmente 5 mezzali: Edjouma, Maita, Acampora, Bellomo, Lulic e, all’occorrenza, Benali. La cosa che balza all’occhio è che sono tutti centrocampisti monopasso, senza grandi capacità di inserimento. È qualcosa su cui il direttore Ciro Polito deve riflettere in questi ultimi scorci di mercato.
Per quanto riguarda l’attacco, poi, Marino deve capire cosa vuol fare di Gregorio Morachioli. Non si capisce perché ci sia spazio per chiunque nella rosa del Bari, tranne che per lui, nemmeno in una situazione disperata. Se l’ex Renate è un corpo esterno al suo credo calcistico di Marino lo si venda e lo si sostituisca alla svelta.
Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 28 gennaio 2024 alle 11:00
Autore: Antonio Testini