La Commissione disciplinare della Federazione calcistica del Kazakistan ha squalificato a vita il calciatore dell’ FC Kairat, Armand Masimzhanov, per aver colpito brutalmente alla testa un giocatore avversario. Durante la partita tra FC Kairat e la Lokomotiv, dopo una serie di falli, è scoppiata una rissa durante la quale il ‘Bruce Lee kazako’, così è stato soprannominato da ‘sovsport.ru’, il protagonista della vicenda, ha colpito con dei calci alla testa il giocatore avversario Radmir Muksinovym. Dopo l’accaduto il match è stato fermato ed è stata assegnata la sconfitta a tavolino ad entrambe le squadre col risultato di 3-0.
Masimzhanov si è scusato per quanto ha fatto ed ha pregato la Commissione disciplinare kazaka di ritirare la decisione della sua squalifica a vita. Il kazako, intervistato da ‘sovsport.ru’ ha commentato così l’episodio: “Ho sbagliato. Ho commesso un brutto gesto. – ammette – Vorrei chiedere scusa alla squadra avversaria e prima di tutto a Radmir Muksinovym. Dopo la partita sono stato contattato telefonicamente da Radmir, mi sono scusato, mi ha detto che non mi porta rancore. Io e mia madre stiamo attraversando un brutto momento dopo aver saputo della mia squalifica a vita. Io non posso giudicare se è stata presa la decisione corretta o no, ma prego la federazione calcio di darmi la possibilità di continuare la mia carriera calcistica! – poi conclude - Non posso immaginare la mia vita senza calcio”.
fonte:tuttobari.com
Masimzhanov si è scusato per quanto ha fatto ed ha pregato la Commissione disciplinare kazaka di ritirare la decisione della sua squalifica a vita. Il kazako, intervistato da ‘sovsport.ru’ ha commentato così l’episodio: “Ho sbagliato. Ho commesso un brutto gesto. – ammette – Vorrei chiedere scusa alla squadra avversaria e prima di tutto a Radmir Muksinovym. Dopo la partita sono stato contattato telefonicamente da Radmir, mi sono scusato, mi ha detto che non mi porta rancore. Io e mia madre stiamo attraversando un brutto momento dopo aver saputo della mia squalifica a vita. Io non posso giudicare se è stata presa la decisione corretta o no, ma prego la federazione calcio di darmi la possibilità di continuare la mia carriera calcistica! – poi conclude - Non posso immaginare la mia vita senza calcio”.
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