L'amministratore unico vuole trasferirsi nello stadio dove da anni vive Pasquale Ciccarelli, ufficialmente giardiniere. "Ma non c'è nessun contratto registrato a suo nome, deve andare via"
di ENZO TAMBORRA
Nel condominio San Nicola c'è un'altra novità: dopo l'amministratore unico Mino Giancaspro che chiede la residenza nello stadio, arriva lo sfratto dello storico 'custode' dell'impianto barese. Perché le virgolette? "Perché non c'è nessun contratto nel quale si fa mansione di quell'incarico. Il signor Ciccarelli è giardiniere, come risulta dagli atti della curatela", precisa proprio Giancaspro, che ha dato i cinque giorni (scaduti mercoledì 12 ottobre) al suo dipendente. "Ed anche dalla concessione del Comune, non risulta da nessuna parte che ci sia la casa del custode".
Eppure da sempre, Pasquale Ciccarelli, baffo all'antica e faccia da bonaccione, abita con la sua famiglia nei due vani in fondo all'ingresso 8 dello stadio, da dove si sente il profumo dell'erba del San Nicola. Chi l'ha incrociato negli ultimi giorni, dice di averlo visto spesso con le lacrime agli occhi. In quella casa, è nata la sua seconda figlia e gli è successo tutto quello che accade in una vita. Era un uomo dei Matarrese, che gli affidarono nell'ormai lontano '86 la custodia del cantiere dove sarebbe sorto lo stadio.
Nessuno più di lui ha visto crescere l'astronave di Renzo Piano ed uno dei giorni più belli della sua vita, risale a quando i vecchi padroni del Bari gli diedero le chiavi di uno dei due appartamenti all'interno del San Nicola e gli dissero che avrebbe vissuto per sempre nello stadio. Da allora, il buon Pasquale ha visto passare sotto i suoi occhi decine di allenatori e centinaia di giocatori. L'unico intoccabile era stato lui, anche quando alla fine della lunga era Matarrese, il testimone era passato nelle mani di Gianluca Paparesta.
L'ex arbitro ha messo in discussione tanti personaggi del passato biancorosso, ma non gli è neppure sfiorata l'idea di intaccare la posizione del custode di fatto dello stadio. Poi è arrivato Giancaspro, uomo che da quando è al timone del Bari, sacrifica tante ore di sonno per la lettura di contratti e dell'inseparabile Codice Civile. Non avrebbe letto da nessuna parte che il Bari debba avere un custode e soprattutto una casa per lui.
Una delle due abitazioni all'interno del San Nicola, perché ce n'è un'altra adibita da sempre a biglietteria in fondo all'ingresso 22. Nel frattempo, Pasquale Ciccarelli non si dà pace ed avrebbe manifestato l'intenzione di rivolgersi anche al sindaco. Le parole di chiusura della giunta, rispetto alla richiesta di Giancaspro di trasferirsi la residenza al San Nicola, non sembrano dargli molte possibilità.
repubblica
di ENZO TAMBORRA
Nel condominio San Nicola c'è un'altra novità: dopo l'amministratore unico Mino Giancaspro che chiede la residenza nello stadio, arriva lo sfratto dello storico 'custode' dell'impianto barese. Perché le virgolette? "Perché non c'è nessun contratto nel quale si fa mansione di quell'incarico. Il signor Ciccarelli è giardiniere, come risulta dagli atti della curatela", precisa proprio Giancaspro, che ha dato i cinque giorni (scaduti mercoledì 12 ottobre) al suo dipendente. "Ed anche dalla concessione del Comune, non risulta da nessuna parte che ci sia la casa del custode".
Eppure da sempre, Pasquale Ciccarelli, baffo all'antica e faccia da bonaccione, abita con la sua famiglia nei due vani in fondo all'ingresso 8 dello stadio, da dove si sente il profumo dell'erba del San Nicola. Chi l'ha incrociato negli ultimi giorni, dice di averlo visto spesso con le lacrime agli occhi. In quella casa, è nata la sua seconda figlia e gli è successo tutto quello che accade in una vita. Era un uomo dei Matarrese, che gli affidarono nell'ormai lontano '86 la custodia del cantiere dove sarebbe sorto lo stadio.
Nessuno più di lui ha visto crescere l'astronave di Renzo Piano ed uno dei giorni più belli della sua vita, risale a quando i vecchi padroni del Bari gli diedero le chiavi di uno dei due appartamenti all'interno del San Nicola e gli dissero che avrebbe vissuto per sempre nello stadio. Da allora, il buon Pasquale ha visto passare sotto i suoi occhi decine di allenatori e centinaia di giocatori. L'unico intoccabile era stato lui, anche quando alla fine della lunga era Matarrese, il testimone era passato nelle mani di Gianluca Paparesta.
L'ex arbitro ha messo in discussione tanti personaggi del passato biancorosso, ma non gli è neppure sfiorata l'idea di intaccare la posizione del custode di fatto dello stadio. Poi è arrivato Giancaspro, uomo che da quando è al timone del Bari, sacrifica tante ore di sonno per la lettura di contratti e dell'inseparabile Codice Civile. Non avrebbe letto da nessuna parte che il Bari debba avere un custode e soprattutto una casa per lui.
Una delle due abitazioni all'interno del San Nicola, perché ce n'è un'altra adibita da sempre a biglietteria in fondo all'ingresso 22. Nel frattempo, Pasquale Ciccarelli non si dà pace ed avrebbe manifestato l'intenzione di rivolgersi anche al sindaco. Le parole di chiusura della giunta, rispetto alla richiesta di Giancaspro di trasferirsi la residenza al San Nicola, non sembrano dargli molte possibilità.
repubblica
